Elezione De Luca, Pellegrino: “O si cambia la legge Severino o si ritorna alle urne”

0
304
De Luca Vincenzo
De Luca Vincenzo

L’avvocato Gianluigi Pellegrino, legale del Movimento a difesa del cittadino, spiega in un’intervista al Fatto Quotidiano i risvolti giuridici dopo l’elezione di Vincenzo De Luca a governatore della Campania.

 
Vincenzo De Luca non può governare né tantomeno nominare un vicepresidente. Il premier, Matteo Renzi, ha incredibilmente sottovalutato questa situazione senza considerarne i risvolti giuridici e istituzionali – ha dichiarato Pellegrino – ora prima di tutto il presidente del Consiglio è chiamato dalla legge a dichiarare immediatamente che De Luca deve intendersi sospeso sin dall’atto di proclamazione.

 

Sospensione che già esiste per legge: l’ex sindaco di Salerno è incompatibile e quindi non può svolgere alcuna funzione di competenza del presidente della Regione. Questo, purtroppo, è il pasticcio generato dalla forzatura della sua candidatura e dal comportamento irresponsabile di chi ha scelto di mettere il voto contro la legge. Ci sarà un caos istituzionale, non esiste nemmeno la possibilità, peraltro illegittima vista l’immediata operatività della sospensione, che De Luca possa fare una corsa contro il tempo operando una forzatura e nominando un vicepresidente perché lo statuto della Regione Campania stabilisce una serie di passaggi che sottopongono la nomina del vice al gradimento del consiglio regionale.

 

Secondo lo statuto, che poi è la costituzione regionale, il presidente della Regione non può disporre alcuna designazione fino alla prima seduta del consiglio, nella quale deve essere solo esposto e discusso il programma. Solamente nei dieci giorni successivi lo statuto consente al presidente di nominare vice e giunta. Qui, peraltro, sta l’altro passaggio importante: egli deve portare queste nomine ad una nuova seduta del consiglio regionale che, sempre per espressa scelta della costituzione campana, deve esprimere il suo gradimento”.

 
“Non se ne esce – continua l’avvocato – l’unica soluzione possibile, che peraltro sarebbe stato meglio approvare prima dell’apertura delle urne, è quella legislativa. Ci si può muovere lungo un doppio binario: o si cambia la legge Severino nel merito, assumendosi le responsabilità della scelta, o si integra lo stesso provvedimento con una norma che individui una guida vicaria della Regione Campania, che non sia nominata dal soggetto che per legge è sospeso e incompatibile.

 

Si tratta di soluzioni complesse. Sempre meglio, però, che compiere l’abuso di permettere a De Luca di nominare un suo alter ego violando la legge. Inoltre se De Luca venisse condannato in secondo grado la sospensione verrebbe prorogata. E se anche la Cassazione la convalidasse questa si trasformerebbe automaticamente in decadenza. Il ritorno alle urne è l’unica soluzione legale ed accettabile.” – conclude Pellegrino.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here