Inaugurata a Summonte la sede nazionale di Ekoclub International. Alla presenza di un folto pubblico di cittadini nonché delle autorità civili, religiose e militari, il presidente dell’associazione Fabio Massimo Cantarelli, insieme all’assessore Virginia Dello Russo, ha tagliato il nastro della nuova sede che ospiterà Ekoclub International.
Dopo la benedizione dei locali da parte di don Pietro Pedrica Codori, arciprete di Summonte, ad introdurre l’evento è stato Ciro Gimmelli, presidente della sezione di Mercogliano, il quale ha presentato i lavori di adattamento dei locali da parte dei volontari che ha pubblicamente ringraziato unitamente all’amministrazione comunale di Summonte che ha messo a disposizione l’immobile.
Nel “fare gli onori di casa”, Gimmelli, che è vicepresidente nazionale e responsabile del Servizio Nazionale Sorveglianza, ha sottolineato come “uno dei borghi più belli d’Italia” (Summonte), grazie all’allocazione della sede nazionale di una associazione come Ekoclub si vede riconosciuto un ruolo che travalica i confini locali in coerenza con le caratteristiche ambientali del territorio.
Alla cerimonia inaugurale è intervenuto il sindaco Pasquale Giuditta che ha augurato al sodalizio ambientalista un proficuo lavoro in difesa della natura, tema a lui molto caro, l’on. Maurizio Petracca che ha sottolineato l’importanza della valorizzazione del territorio ed il prof. Andrea Ferrara che ha ricordato la rilevanza di Ekoclub nel mondo ambientalista nonché il dott. Angelo Pomes, Vicepresidente Nazionale e l’ing. Massimo Morace, coordinatore di Ekoclub Campania.
Ha concluso i lavori il Presidente Nazionale Fabio Massimo Cantarelli che ha tracciato le linee guida del nuovo corso di Ekoclub. Un intervento che ha preso le mosse dalla storia dell’Associazione soffermandosi sul suo presente e sviluppando quelle che saranno le “linee guida” per il futuro.
“Ekoclub non è un’associazione venatoria ma non è neppure un’associazione antispecista ” – ha sottolineato Cantarelli nel suo escursus storico del Sodalizio fondato nel 1977 in seno al mondo venatorio. Una affermazione questa, che fa capire come la nuova sede non abbia solo un’importanza logistica per Ekoclub International ma segni un aggiustamento di rotta che passerà – si è appreso dal suo intervento- per la modificazione del logo sociale e dello Statuto. Nella “filigrana” polisemantica dell’intervento di Cantarelli sono emersi interessanti spunti sul futuro dell’Associazione: è parso di capire che nonostante abbia portato i saluti il dirigente venatorio prof. Andrea Ferrara, i tempi dell’appiattimento su posizioni troppo legate alla caccia si vanno esaurendo. E’ parso di capire che Ekoclub privilegerà i valori della Cultura Rurale che Cantarelli ha richiamato ricordando il dibattito sviluppatosi nel “secolo breve” fra le correnti di Stracittà e Strapaese.
L’associazione conferma -si è appreso dalla sua relazione- “sul territorio piuttosto che nei salotti snob” privilegiando, oltre ai “tradizionali” settori della Vigilanza ambientale, Ittica, venatoria e zoofila e della Protezione Civile, un nuovo settore denominato Safety che si occuperà del presidio di volontari nel Verde Urbano ed in occasione di eventi collettivi e con riguardo alla sorveglianza “di vicinato”.