Edilizia popolare, Romano: “Stop alla sopravvivenza”

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Avellino – Settemila alloggi gestiti in tutta la provincia. Duemila nella sola città capoluogo. Trentamila le utenze amministrate. Tre milioni di euro annui in manutenzione: sono i dati dell’Iacp targato Romano che saluta il 2006 con soddisfazione e qualche recriminazione. Dito puntato contro Governo centrale e Regione Campania. “Manca una politica della casa – esordisce il numero uno dell’Ente di via Due Principati -. Le esigenze dell’edilizia popolare, e le problematiche sociali ad esse connesse, si sono ampliate (basti pensare alle famiglie monoreddito): in controtendenza le finanze destinate al settore che restano invariate rispetto ai nuovi bisogni. Se si pensa che spendiamo oltre due miliardi di euro in Ici, sarebbe facile considerare l’ipotesi di reinvestimento della somma nell’edilizia pubblica”. Gap economico che a sentire Giovanni Romano affonderebbe le sue radici in ‘incomprensibili manovre gestionali’. Sotto accusa, ancora una volta, Palazzo Santa Lucia. O meglio il trasferimento erariale Cipe (anno 2001-2002) dall’Iacp alla sanità. “Operazione – rilevata anche dalla Corte dei Conti – che ha di fatto aperto una guerra tra poveri”. Ma a dispetto delle ‘formalità’ burocratiche l’Iacp targato Romano punta al rilancio della credibilità dell’Ente nella sua funzione “morale ed operativa”. “Abbiamo appaltato numerosi progetti – spiega il presidente – tra cui la realizzazione di 140 alloggi in tutta la provincia per un importo pari a venti miliardi”. Si comincia da Mirabella Eclano. “D’intesa con l’assessore al ramo della Regione Campania, Gabriella Cundari, abbiamo approvato un progetto-pilota (6 milioni di euro il finanziamento) che prevede il recupero di un intero quartiere popolare: la realizzazione di 12 appartamenti, il ripristino di altri 60 di nostra proprietà e il recupero dell’intera area attraverso l’impiego di tecniche di bio-architettura”. Fiore all’occhiello del programma di interventi stilato dal Cda di via Due Principati. “Si tratta di un vero e proprio esperimento che ha come obiettivo principe quello di superare il pregiudizio legato all’edilizia pubblica, troppo spesso associata ad uno ‘stato di sopravvivenza’. Il nostro è un Ente che eroga servizi alle fasce deboli… ma non per questo devono mancare di qualità”. E ancora. A Taurano: Comune, Regione e Iacp hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la realizzazione di 16 nuovi alloggi e la riqualificazione dell’area verde circostante per un importo di 1 miliardo e 300mila euro. Ad Avellino invece partiranno alcuni interventi di adeguamento igienico-sanitario, manutentivi e di abbattimento delle barriere arcitettoniche per un totale di 1 milione e 200mila euro. “In città – precisa Romano – esistono 2000 alloggi popolari, ma ne servirebbero altrettanti per accontentare le istanze dei richiedenti. Un numero elevato che cozza con la politica dell’edilizia privata: 800 appartamenti liberi a costi esosi”. E sempre nell’ottica di una erogazione di servizi di qualità, l’Ente presieduto da Giovanni Romano, con la collaborazione attiva dei dipendenti e del Consiglio di Amministrazione, ha avviato il processo di informatizzazione dell’Istituto attraverso il censimento del patrimonio Iacp e dei servizi concessi. “Completeremo il progetto entro maggio – conclude Romano –, rafforzando il rapporto Istituto-utenza mediante la concessione (a prezzo modesto) di un computer (e relativa password) per accedere ai nostri servizi anche da casa”. (di Marianna Morante)

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