Antonio Casale, presidente dell’Eclanese, rivela ad Irpinianews tutta la sua amarezza per la retrocessione in Promozione in un’annata caratterizzata da tante difficoltà e da una buona dose di sfortuna:
“L’ultima gara contro la Forza e Coraggio è stato il riassunto dell’intera stagione – afferma Casale – un tiro beffardo all’incrocio che ci nega la vittoria al 90’. E’ stato l’anno delle occasioni mancate della sfortuna aggiunta ad una totale assenza di Istituzioni, sponsor e di un gruppo storico di collaboratori che si è sfaldato perché il presidente non è sceso a compromessi facendo giocare i loro figli. Se si sommano a questo una scelta sbagliata di uomini che non sono stati capaci di imprimere quei valori morali ed umani da me più volti espressi il quadro diventa più chiaro.
La mia colpa, se è stata una colpa, è quella di non essere stato decisionista in alcuni frangenti perchè ho fatto parlare più il cuore e la riconoscenza che gli affari, tutto a mio discapito.
Pensavo di avere a che fare con dei calciatori che avessero voglia delle ambizioni, che volessero dimostrare il loro valore calcistico e lottare per degli ideali che vanno oltre lo spirito sportivo ma mi sono ritrovato con una banda e parlo sopratutto di over, fatta qualche eccezione.
Anche se ora serve a poco, credo che vinceremo il ricorso in merito ai fatti di Campagna.
Inoltre ho deciso di andare avanti e farò domanda di ripescaggio sperando di ottenerlo cercando di non commettere gli errori di quest’anno. Sono molto amareggiato per la retrocessione – conclude Casale.