Eclanese-Nocerina sarà una partita speciale per Michele Buonfiglio. Il giovane centrocampista della formazione irpina allenata da Franco Iannuzzi, infatti, è nato a Nocera e ha sempre seguito le sorti della squadra rossonera. Almeno fino allo scorso mese di novembre, quando scattarono gli arresti domiciliari per gli incidenti scoppiati nel pre-partita di Nocerina-Perugia del 30 agosto.
Mesi difficili per lui che ha atteso impaziente il verdetto sperato (mentre col tempo aveva ottenuto un permesso speciale per gli allenamenti), la scarcerazione a inizio marzo che gli ha restituito il sorriso ma non la sua Nocerina, punita con l’esclusione dal campionato di Prima Divisione per i fatti del derby di Salerno.
Una delusione in parte cancellata con il raggiungimento di una miracolosa salvezza con l’Eclanese il 4 maggio a Capaccio, nel play-out vinto ai supplementari grazie ad una rasoiata del compagno di squadra Garzone. Il destino però ha voluto che il suo club e la sua squadra del cuore si incontrassero scatenando un mix di sentimenti contrastanti. Testa da lato e cuore dall’altro: a volte il calcio sa essere terribilmente spietato. (@claudio_devito)
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