Il prossimo avversario in campionato del San Tommaso ha dalla sua una storia niente male. Da qualche mese, infatti, l’Us Faiano 1965 ha spento le cinquanta candeline. La compagine è nata mezzo secolo fa ai piedi del campanile della chiesa di San Benedetto, che viene raffigurato nello stemma della squadra come simbolo identificativo. Dopo i primi presidenti Enrico Giglio e Luigi Salvati, attualmente il numero uno del club è Emilio Pappalardo che ha allestito una squadra niente male per il terzo anno consecutivo nel massimo campionato regionale. Lo scorso anno i biancoverdi chiusero al sesto posto, alle porte dei playoff, quest’anno l’obiettivo è sempre quello della salvezza, magari concludendo il torneo tra le prime otto.
Confermato dalla passata stagione l’intero staff tecnico con a capo mister Turco, in rosa anche Grieco, Nunziata, Ginolfi, Senatore, Calabrese e Anastasio, mentre sono arrivati elementi importanti per rinforzare l’organico come Di Giacomo, ex Valdiano e Pellegrino ex Celano.
Attualmente l’equipe ha il doppio dei punti conquistati dal San Tommaso e galleggia in una tranquilla zona di metà classifica. Gli irpini dovranno sfruttare il fattore campo per avere la meglio dei picentini e magari approfittare anche della stanchezza dato il ravvicinato impegno in Coppa Italia.
La truppa di mister Turco è infatti andata in scena ieri pomeriggio al “Dirceu” di Eboli, perdendo per due reti a una contro i locali del trainer Nastri. Decisivo Saani, che con una doppietta ha deciso la contesa.
Dal punto di vista tattico i salernitani sono scesi in campo con un 4-3-3, con Mongiello e Calabrese in difesa, Grieco in cabina di regia e Raffaele Di Giacomo come vertice offensivo. Contro gli avellinesi potrebbe essere riproposta la stessa formazione con il ballottaggio Erra-Chiangone in avanti e l’incognita del capitano Grieco, uscito dall’incontro di Coppa per problemi muscolari.