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E’ l’Italia il Paese dei giocatori d’azzardo: i dati del Conagga

Una certosina ricerca sulle abitudini di gioco degli italiani, coordinata dal Conagga (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo) in collaborazione con il Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) ha consacrato il nostro Paese terra di accaniti giocatori d’azzardo.

I numeri della ricerca
Questionari autosomministrati dai cittadini in luoghi pubblici (strade, piazze, uffici, luoghi di ritrovo, stazioni) e restituiti in completo anonimato: 1750 di cui 1625 compilati e ritenuti validi per la ricerca
Periodo di svolgimento della ricerca: da marzo a novembre 2008
Città nelle quali è stato somministrato il questionario: Caserta, Cesena, Cremona, Messina, Modena, Napoli, Pistoia, Prato, Rimini, Reggio Emilia, Salerno, Trento, Varese, Verona, Vicenza

Risultati principali
Se poco più del 18 per cento delle persone dichiara di non giocare, l’82 per cento è giocatore più o meno accanito. Fra i giocatori i giochi praticati sono diversi, il più diffuso è il Gratta e Vinci che è fatto dal 61 per cento dei giocatori, seguono Superenalotto con il 50 per cento e il Lotto al 41 per cento. Solo a debita distanza sono le lotterie 26 per cento, le Slot Machine 16 per cento, le carte 22 per cento, il Bingo 16 per cento, il Totocalcio 14,7 per cento e come nuova entrata che supera sia i Casinò (7,6 per cento), che i cavalli (7,2 per cento) che le scommesse in agenzia, che i giochi telefonici (4,6 per cento), è il gioco on line, segnalato dal 12,5 per cento dei giocatori. Come ben sa chi si occupa di dipendenze, la quantità di giochi effettuati sul breve periodo è spia di possibili problemi di incapacità di gestire il gioco. La ricerca ci dice che un giocatore su cinque (il 21,2 per cento) non si limita ad un solo gioco, ma ne fa almeno tre, uno su dieci ne ha scelti da 4 (9,5 per cento), e c’è persino una piccola percentuale di giocatori (3,8 per cento), ma che non si può sottovalutare per la vastità del fenomeno, che ogni settimana giocano ad almeno 5 giochi diversi. La cosa più rilevante di queste risposte è che nessuno dei giochi preferiti è un gioco “fatto in compagnia” come potrebbero esserlo il bingo, le carte, il casinò e teoricamente anche i giochi fatti in agenzie, che sono luoghi comunque frequentati da altre persone.

Frequenza di gioco
Alla domanda finalizzata a indagare la frequenza di gioco vediamo che il 60,2 per cento dei giocatori gioca solo una volta alla settimana, mentre un giocatore su quattro (27,9 per cento) gioca fino a tre volte la settimana, e più di uno su dieci (11.9 per cento) dichiara di giocare più di 3 volte alla settimana.

Soldi spesi
Alla domanda finalizzata a capire quanto denaro hanno mediamente speso per il gioco,vediamo che il 66,3 per cento ha speso meno di 10 euro la settimana, il 14,9 per cento da 10 a 29 euro la settimana, il 7,9 per cento da 30 a 49 euro la settimana, il 6,5 per cento da 50 a 149 euro la settimana e ben il 4,4 per cento dichiara di spendere per il gioco oltre 150 euro la settimana. Se poi analizziamo in specifico le risposte di coloro che dichiarano di spendere oltre 150 euro notiamo che il 69 per cento di costoro dichiarano di giocare per vincere denaro, che il 75 per cento sono uomini, che uno su tre (29,6 per cento) ha dai 40 a 49 anni. Sempre indagando coloro che indicano di spendere la cifra massima per il gioco, di oltre 600 euro al mese, scopriamo che il 42 per cento ha almeno la garanzia di avere un lavoro fisso, ma purtroppo è molto alta la percentuale di coloro che sono privi di questa garanzia: il 23,7 per cento ha un lavoro saltuario o precario, il 5,3 per cento sono casalinghe, il 18,4 per cento sono pensionati.

Motivazioni di gioco
Nella parte del questionario finalizzata ad indagare quali siano le motivazioni che spingono la persona a giocare d’azzardo, vediamo che la prima motivazione indiscussa è “Vincere denaro” (48,1 per cento) indicato da quasi la metà dei giocatori; ma è da notare che un giocatore su quattro segnala anche che gioca per “sfidare la sorte” (22,2 per cento) e un altro giocatore su quattro (23,1 per cento) lo fa per “passare il tempo”. Solo una minima parte dei giocatori (6,6 per cento) gioca d’azzardo per “misurare le proprie capacità”.

Età e giochi
L’età di gioco è abbastanza uniforme: circa l’80 per cento di tutte le fasce d’età dichiara di giocare, ma il numero maggiore di giocatori li troviamo in due fasce quasi “opposte”: quella degli over 70, dove il 91,4 per cento di chi ha tra 70 e 79 anni dichiara di giocare, e quella dei più giovani, dove l’85,8 per cento di chi ha tra 10 e 19 anni dichiara la stessa cosa.

Titolo di studio, reddito e azzardo
Il titolo di studio più diffuso fra i giocatori d’azzardo è la licenza superiore (54 per cento), seguono la licenza media (21 per cento) e a breve distanza la laurea (19 per cento).

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