Irpinianews.it

E’ la settimana del Laceno D’Oro, tappa imperdibile del cinema internazionale

Oltre duemila film provenienti da ben 104 Paesi saranno valutati dalla giuria della ormai storica rassegna del cinema nazionale ed internazionale targata Laceno D’Oro. Ne è trascorso di tempo da quando due giovani intellettuali irpini, Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio, avviarono questo importante percorso culturale.

Era il 1959 ed oggi, alla quarantaduesima edizione, la lunga pellicola di ricordi e soddisfazioni si arricchisce  proseguendo  la sua corsa in oro.

Oggi in conferenza stampa pressa la sala stampa del Comune di Avellino, Tonino Spagnuolo, presidente del Circolo ImmaginAzione, ha ribadito che “pur essendo divenuti la voce del cinema internazionale non smetteremo mai di essere grati alla nostra Irpinia e, continueremo la nostra attività di valorizzazione del territorio e dei suoi artisti. Infatti, tutti i film degli autori irpini presenti al concorso, anche quelli non selezionati, saranno proiettati”.

Da domani fino al 10 dicembre nelle due sale del Cinema Partenio in via Giuseppe Verdi, partirà la tanto attesa 42esima edizione del Laceno d’Oro.  In programma oltre settanta proiezioni, comprese le opere dei due concorsi internazionali, un omaggio al maestro Luigi Zampa, workshop, presentazioni di libri, musica e mostre. Primo presidente della giuria del Laceno D’oro è il regista newyorkese Abel Ferrara.

La novità della 42esima edizione del festival è proprio il concorso di lungometraggi “Laceno d’oro 2017” sul tema ‘cinema e spazi urbani’ che affianca quello dei cortometraggi, “Gli occhi sulla città”, giunto alla quarta edizione. Sono sette le opere in corsa per il Miglior lungometraggio, dopo il lungo lavoro di selezione a cura di Aldo Spiniello, Sergio Sozzo e Leonardo Lardieri, della rivista cinematografica Sentieri Selvaggi.

“Il festival di quest’anno – spiega Spagnuolo – ha scelto di dare particolare rilievo ai due concorsi, dei corti e dei lungometraggi, che hanno registrato un successo notevole di partecipazione. Soprattutto sono arrivate opere da tutto il mondo e di buonissima qualità. Per noi si tratta di una scelta strategica, quella di cercare di far emergere e valorizzare opere realizzate da giovani indipendenti, a volte provenienti dalle regioni più difficili del globo, con la speranza di contribuire a far crescere gli autori di domani”.

Resta solo nell’aria il profumo amaro del cinema Eliseo. Gli  organizzatori del festival, infatti, contavano di poter realizzare questa importante rassegna proprio in quella storica struttura. Ma i tempi tecnici legati ai lavori non hanno permesso di concretizzare un sogno atteso da anni da un’intera città.

A riguardo Bruno Gambardella, assessore alla cultura del Comune di Avellino, nella conferenza stampa di presentazione dell’evento ha evidenziato che “l’amministrazione comunale sta facendo il possibile affinché la struttura riapra. Da settembre, momento in cui il titolo di proprietà è passato al Comune abbiamo effettuato tutti i lavori di nostra competenza. Sono in corso ora le attività dell’Enel che dovrebbero durare dai tre ai cinque mesi. L’augurio è che il cinema Eliseo possa ospitare al più presto il Laceno D’Oro, sono entrambi simbolo di forza, storia e cultura da valorizzare e sui cui investire”.

Gli ospiti del festival

Oltre quaranta gli ospiti tra cui i registi Sebastiano Riso, Federico Francioni, Daniele Gaglianone, Giovanni Cioni, Francesco Clerici, Luca Bellino, Silvia Luzi, i musicisti Canio Loguercio e Maurizio Capone con BungBangt, la scrittrice e illustratrice Chiara Rapaccini.

Al regista italo-americano Jonas Carpignano andrà il “Premio Giacomo D’Onofrio”, riconoscimento che il festival di Avellino dedica ai giovani cineasti in memoria dell’intellettuale irpino che insieme con Pier Paolo Pasolini e Camillo Marino fondò il Laceno d’oro nel 1959.

Alla cerimonia di premiazioni, che si svolgerà domenica 10 dicembre alle ore 21, seguirà la proiezione speciale di “A Ciambra”, il film di Carpignano selezionato per rappresentare l’Italia agli Oscar 2018. L’opera seconda del regista italo-americano, già miglior film europeo alla Quinzaine des Réalisateurs dell’ultimo Festival di Cannes,  racconta di un ragazzo di una comunità rom di Gioia Tauro in Calabria e del rapporto tra immigrati, rom e italiani.

La manifestazione è organizzata dal Comune di Avellino e dal Circolo ImmaginAzione, con il contributo della Regione Campania e in collaborazione con la rivista cinematografica Sentieri Selvaggi.

Workshop al Liceo Scientifico Mancini

Il festival coinvolgerà anche gli studenti delle scuole superiori di Avellino con un Workshop che sarà realizzato presso il Liceo Scientifico Mancini da domani fio all’8 dicembre dal titolo “Do your Movie yourself. Pensare il cinema col corpo” a cura di Simona Rossi. Un laboratorio multidisciplinare per avvicinare gli studenti al linguaggio cinematografico, alla sintassi del cinema e alla propria presenza in relazione allo spazio e agli altri.

Exit mobile version