
“’O craturo quanno nasce già sape a tarantella comm’è; e nsia che mmore è sempe tarantella;…sempe!!!”: insomma la Tarantella è nel Dna dei montemaranesi. Un dato di fatto confermato dalla nascita di “e chi o’ murì”, il frutto di due anni di intenso lavoro di “Achille e i Solisti di Montemarano”. “E chi o’ murì” è un Cd di sessanta minuti, autoprodotto da Achille D’Agnese &Co. che potrà essere acquistato, da stasera alle ore 17 presso l’albergo – ristorante “La Casa di Sara” a Montemarano durante la presentazione, e nell’ascoltarlo non potremo non emozionarci. Sicuramente ci appassionerà quel sound suggestivo scaturito dal feeling tra strumenti musicali e voci. Suoni che rapineranno, coinvolgeranno le nostre anime. Note che ci riproporranno un nuovo modo di interpretazione delle canzoni irpine: nel Cd, infatti, non sono contenute solo la Tarantella ed i canti tipici di Montemarano ma anche, altre melodie della nostra fertile provincia. Il tutto rivisitato grazie anche all’introduzione di nuovi strumenti – chitarra, chitarra battente, basso, tamorra, cassa acustica, campanellini – che prendono posto ai tradizionali organetto, ciaramella e fisarmonica. “Il Cd è frutto di due anni di lavoro, di ricerca e di collaborazione con artisti del calibro di Marcello Colasurdo, Carlo Faiello e lo stesso Eugenio Bennato. – Dichiara Beniamino Palmieri, componente del gruppo musicale dei “Solisti di Montemarano” -. Uno studio mosso dalla volontà di riproporre testi e musiche antiche in una versione nuova con l’influenza della musica etnica perché possano entrare a far parte del bagaglio musicale dei giovani di oggi”.
Particolare e ricca di significato la copertina del Cd: una clessidra che viene frantumata da confetti sparati da un clarinetto. Il tempo (la clessidra) che viene fermato dalle note (i confetti) della Tarantella (il clarinetto) come inno alla vita.