E’ in Irpinia che si conservano le reliquie che la tradizione cristiana identifica con alcune delle spine della corona di Cristo. Due sono custodite ad Ariano Irpino mentre una è nel capoluogo, contenuta in un prezioso reliquario insieme anche ad una scheggia della croce di Cristo. Un oggetto di culto che emoziona alla sola vista, donato alla cattedrale di Avellino da Carlo I d’Angiò, re di Napoli e di Sicilia nel 13° secolo.
La cattedrale si trova in piazza Duomo ed è la chiesa più importante della città e della diocesi di Avellino. Risale al 12° secolo e attualmente si presenta nel suo aspetto frutto dei rifacimenti dal Settecento in avanti, con prevalenza di barocco e neoclassico.
La facciata è di marmo bianco e grigio, alabastro e basalto, in stile neoclassico, e fu realizzata dall’architetto Pasquale Cardola nel lontano 1860, la scalinata che precede l’ingresso ha una balaustra in marmo bianco e alabastro in stile tardo barocco, risalente al 1788.
Lo scorso 13 dicembre venne aperta la Porta Santa con circa 7mila persone presenti, oltre al vescovo Francesco Marino e al vicario della diocesi campana, don Vincenzo De Stefano, che è anche parroco del duomo. Quel giorno venne inaugurato l’anno Santo per i cittadini avellinesi e per l’intera diocesi.
Grandissima l’affluenza dei fedeli che trova spiegazione con la profonda devozione che questi hanno per Maria santissima Assunta in cielo, alla quale è dedicata la cattedrale. Il 15 agosto è festa grande in città.
Ma veniamo alla Porta Santa, essa – simbolo del Giubileo – si apre sulla facciata principale, a sinistra san Modestino da Antiochia, vescovo e martire e patrono di Avellino, e a destra san Guglielmo da Vercelli, patrono primario d’Irpinia e fondatore dell’abbazia di Montevergine.
Le nicchie contenenti i santi sono opera dello scultore avellinese Giovanni Sica. Il portale centrale raffigura alcune scene della storia religiosa e civile della città e della diocesi di Avellino. All’interno le tre navate, quelle laterali contengono dieci cupolette con scene della vita della Madonna e di Gesù, affrescate da Achille Iovine alla fine del 1800, mentre il soffitto della navata centrale è dominato da un grande dipinto che raffigura l’Assunzione in cielo della Beata Vergine Maria.
INIZIATIVE ED APPUNTAMENTI – La cattedrale è visitabile ogni giorno, il pomeriggio è dedicato alle confessioni a partire dalle 16:30. Messe la domenica e i festivi: ore 8, 10, 12, 18. Nei feriali Messa alle 18 e in estate alle 18:30.
I prossimi appuntamenti giubilari sono dedicati alle varie zone pastorali della diocesi; i fedeli di ogni zona pastorale si recheranno nella cattedrale per la celebrazione del loro Giubileo alla presenza del vescovo Francesco Marino.
Di seguito le date: sabato 2 aprile, Mirabella Eclano; sabato 9 aprile, Atripalda; sabato 16 aprile, Serino; sabato 23 aprile, Mercogliano; sabato 30 aprile, Grottolella; sabato 7 maggio, Avellino.
Il 4 e 5 marzo è in programma la 24 ore per il Signore, un’iniziativa giubilare e penitenziale che si terrà in contemporanea a Roma nella basilica di San Pietro con il Papa e nelle basiliche giubilari nelle diverse diocesi del mondo.
Alcune foto del Duomo di Avellino: