Due vini irpini premiati tra i migliori rosati d’Italia

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Due cantine d’Irpinia sono state premiate al II Concorso nazionale dei vini rosati d’Italia e si sono aggiudicate la medaglia d’argento in due differenti categorie. Dei 19 vini premiati dal secondo Concorso enologico nazionale dei vini Rosati, promosso dall’assessorato alle Risorse agro-alimentari della Regione Puglia, in partenariato con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia e autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, sei medaglie infatti sono andate al Veneto, la Regione più premiata, cinque all’Emilia, due a Campania e Lombardia e una all’Abruzzo, il cui ‘Cerasuolo d’Abruzzo DOC “Fantini” 2012’ della Farnese Vini di Ortona (CH), oro nella categoria ‘Vini rosati tranquilli DOC – DOP’, è risultato anche il vino col punteggio più alto in assoluto, in pratica la “maglia rosa dei Rosati d’Italia”.

I due vini campani sono stati premiati in due differenti categorie:

PER LA CATEGORIA 1 – VINI ROSATI TRANQUILLI DOC – DOP

Medaglia d’argento
IRPINIA DOC ROSATO 2012
BORGODANGELO SOCIETA’ AGRICOLA di SANT’ANGELO ALL’ESCA (AVELLINO)

PER LA CATEGORIA 6 – VINI ROSATI SPUMANTI IGT e VSQ

Medaglia d’argento
VINO SPUMANTE DI QUALITA’ EXTRA DRY ROSE’ “JACARANDO” 2011
SAN PAOLO AZIENDA AGRARIA di TORRIONI (AVELLINO)

Nel corso della cerimonia tenutasi al Castello Aragonese di Otranto (LE) il giornalista nonché produttore di vini Rosati Bruno Vespa, il senatore Dario Stefàno, ideatore dell’iniziativa, e l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni hanno premiato con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo i migliori vini Rosati d’Italia delle sei categorie previste dal Concorso, al quale hanno partecipato 292 cantine di tutte le 20 Regioni per 363 etichette totali.

“I riconoscimenti di quest’anno delineano una mappa delle eccellenze italiane e confermano la statura del Premio e la sua serietà – ha spiegato l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni – trattandosi di riconoscimenti che riconsegnano alla storia e alla tradizione dell’enologia nazionale il giusto ruolo a vini e processi di vinificazione delicati e di pregio”.

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