Droga, trentamila euro per un chilo di cocaina dai grossisti al gruppo di Marrone

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AVELLINO- Un chilo di cocaina costava trentamila euro e veniva rivenduto dal gruppo al prezzo di trentanovemila euro. E’ una delle cifre dell’ affare droga emersa nel corso delle indagini della Squadra Mobile di Avellino che hanno portato qualche giorno fa al blitz che ha sgominato la banda dello spaccio e dell’ingrosso di cocaina, hashish e marijuana al cui vertice c’era Americo Marrone. Gli uomini della IV Sezione Antidroga di Via Palatucci hanno infatti intercettato una contrattazione gestita dal carcere dallo stesso Marrone su una partita di tre chili di hashish e due chili di cocaina che erano forniti da un gruppo camorristico operativo tra casertano e beneventano. Da quelle emergono i veri e propri listini dei prezzi dello stupefacente sul mercato all’ingrosso e i guadagni “illeciti” elevati che garantivano al gruppo di Marrone introiti molto alti, come già ricordato il sei dicembre del 2022 in una intercapedine che per gli indagati era considerata una cassaforte, erano stati occultati 252mila euro, scoperti dagli agenti dell’Antidroga. La contrattazione, la possibilità che la macchina, come veniva chiamata la cocaina, potesse costare di meno. Il “provino” allo stupefacente e tutta la fase successiva sono state captate dalla Mobile. Anche la vendita al dettaglio, con un grammo che oscillava tra i cinquanta e i settanta euro. Marrone e il suo gruppo rivendevano la partita di droga, un chilo al prezzo di trentanovemila euro. Dove veniva stoccata e come veniva conservata la droga? Le direttive al nipote e alla moglie le dava sempre lo stesso Marrone. Lo stupefacente doveva essere messo sotto vuoto e soprattutto sotterrato. In una località nota agli indagati, con la cura di non lasciare tracce evidenti per evitare che cani antidroga o gli stessi agenti potessero notarlo. Sul mercato c’era anche la contrattazione per l’hashish. Qui il rifornimento arrivava dal napoletano. Un euro e novanta al grammo se l’acquisto riguardava almeno dieci chili a spedizione, quelli forniti in “panetti”. Un affare da duemila euro al chilo, sul mercato piazzato però almeno per il doppio. Anche in questo caso la droga veniva sotterrata. Un mercato fiorente, visto che uno spacciatore del capoluogo era riuscito a piazzare cento grammi di cocaina in pochi giorni. Una offerta che grazie al lavoro di Antimafia e Procura e alle indagini della Squadra Mobile, che hanno colpito i grossisti dello stupefacente, almeno per quanto riguarda una delle basi operative più importanti non sarà più soddisfatta. Il gruppo di Marrone, come e’ emerso nelle indagini, faceva consegne anche a Fisciano e Benevento. Ora si attende il Riesame molto probabilmente, visto che ieri davanti al Gip del Tribunale di Napoli Aufieri, gli indagati, difesi dal penalista Gaetano Aufiero, hanno fatto scena muta.