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Dramma Novolegno, scatta la mobilitazione. “Pronti ad andare al Mise”

Marco Grasso – E’ venerdì il giorno della mobilitazione dei lavoratori della Novolegno. Gli operai dello stabilimento di Arcella si fermeranno per l’intera giornata per partecipare in mattinata alla manifestazione per la Lioni-Grottaminarda. Nel pomeriggio invece una delegazione di lavoratori sarà presente al consiglio straordinario di Montefredane, convocato dal sindaco Valentino Tropeano per discutere della drammatica vertenza.

La decisione è stata presa da sindacato e lavoratori nel corso dell’assemblea presso lo stabilimento di Arcella. Due ore ad altissima tensione, a conferma del clima di grande preoccupazione che si respira in azienda dopo la decisione del Gruppo Fantoni di chiudere. Un annuncio, che se confermato, costerebbe il posto di lavoro a 117 persone, alle quali vanno aggiunti altri 150 lavoratori impegnati nell’indotto.

“Saremo a Grottaminarda prima e a Montefredane poi per incontrare i parlamentari irpini e i consiglieri regionali. Confidiamo nel loro intervento per ottenere la convocazione di un tavolo al Mise”, precisa il segretario della Cisl Mario Melchionna. “Non è pensabile che uno stabilimento, con quasi 40 anni di storia, decida di chiudere in questo mondo, con una comunicazione assolutamente imprevista”.

Fino ad oggi il sindacato non ha avuto la possibilità di avere un confronto con la controparte. “Siamo fermi ad una lettera inviata dall’azienda ai lavoratori”, precisa il segretario della Fillea Cgil Tony Di Capua. “Venerdì è una giornata cruciale, ma è chiaro che ogni possibile soluzione alternativa alla chiusura dello stabilimento ed ai licenziamenti non può prescindere da una verifica al Mise”.

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