Dramma Novolegno, il Governo c’è. Gubitosa assicura i lavoratori e a Fantoni: “Non lasci l’Irpinia”

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Renato Spiniello – “L’annuncio della chiusura della Novolegno è stato un fulmine a ciel sereno. Mi auguro che ci siano ancora margini di speranza, anche se sembra che il gruppo Fantoni difficilmente farà marcia indietro. Come Amministrazione faremo di tutto per dare sostegno ai lavoratori e alle famiglie montefredanesi e non che vivono grazie allo stabilimento di Arcella“.

Consiglio Comunale monotematico a Montefredane sull’ennesima vertenza esplosa in Irpinia negli ultimi giorni, a fare gli onori di casa il Sindaco Valentino Tropeano, che ha convocato al proprio capezzale deputati, consiglieri comunali e regionali, sindacati e, soprattutto, i 117 operai, presenti in massa nella Sala Consiliare del borgo avellinese. “Anche se la proprietà dovesse andare via ci sono delle condizioni – tuona Tropeano – ad esempio lo stabilimento dovrà essere messo in sicurezza, non è possibile lasciare una fabbrica e un terreno così vasto abbandonato”.

“Governo e Regione Campania devono adoperarsi così come fatto per Industria Italiana Autobus – afferma invece il segretario provinciale Uilm nonché Consigliere Comunale di Montefredane Gaetano Altieri – per prima cosa occorre allungare gli ammortizzatori sociali così da evitare i licenziamenti tra una cinquantina di giorni, poi bisogna convocare un tavolo al Mise per capire se la proprietà ha intenzione di rilanciare o meno lo stabilimento, in caso contrario va ceduto gratuitamente per favorire l’insediamento di un nuovo imprenditore sotto la regia di Palazzo Chigi“.

“Il Governo è sempre vicino ai lavoratori – assicura all’uopo il deputato Michele Gubitosa – mi auguro che questa vicenda si chiuda nel miglior modo possibile. Oggi sono qui per capire qualcosa in più, per incontrare i lavoratori e per acquisire tutte le informazioni possibili”.

Da imprenditore, oltre che da parlamentare, Gubitosa rivolge un appello a Fantoni: “Un imprenditore può anche perdere temporaneamente dal punto di vista economico, ma se c’è entusiasmo e soprattutto una visione complessiva, quella perdita in poco tempo si può sanare. Mi auguro che questo imprenditore possa ritrovare quell’entusiasmo e quella visione, perché l’Irpinia è una grande terra fatta di lavoratori onesti che danno di tutto e di più per le aziende in cui lavorano ed è una tristezza enorme vedere investitori che vanno via dalla nostra provincia. Il mio appello a Fantoni è di non lasciare la nostra terra e le famiglie che lavorano alla Novolegno”.

A chi gli chiede se ci fosse la possibilità di intercedere con Luigi Di Maio per un vertice in tempi stretti al Ministero dello Sviluppo Economico sulla vicenda, il deputato pentastellato risponde: “Siamo in Parlamento proprio per essere portavoce dei cittadini. Certo un Ministro non può fare miracoli, ma mi auguro che Di Maio possa parlare con l’imprenditore e fargli ritornare l’entusiasmo di investire in Irpinia”.

La rabbia dei dipendenti, nonostante le rassicurazioni, resta e a incarnarla è il segretario provinciale della Cisl Mario Melchionna. “Pronti a gesti clamorosi ed eclatanti – avverte il sindacalista – l’incontro al Mise è fondamentale per capire cosa Fantoni vuole fare con questa azienda. Se i tempi non dovessero essere rapidi siamo pronti a manifestare a Udine, davanti la sede centrale di Fantoni, e anche a Roma. L’imprenditore ha avuto incentivi per investire sul territorio e non può darci il ben servito così, abbandonando padri e madri di famiglie e dicendoci di voler investire al Nord e all’estero”.

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