Otto ore di sciopero e sit-in sotto la Prefettura. Mattinata ad altissima tensione in città per la vertenza Novolegno dopo la decisione del Gruppo Fantoni, comunicata ieri in Confindustria, di voler chiudere lo stabilimento di Acerra.
Lunedì scadono i contratti di solidarietà e si procederà alla messa in mobilità di tutta la forza lavoro. Scaduti i termini della mobilità, arriveranno, direttamente, le lettere di licenziamento per i 117 operai.
Al momento la situazione è questa, anche se sindacato e lavoratori sperano in un epilogo diverso. La vertenza potrebbe trasferirsi al Ministero dello Sviluppo Economico. In questo senso si sono già attivati il prefetto Maria Tirone, che stamane ha avuto un lungo confronto con il sindacato e una delegazione di lavoratori, e l’assessore Marchiello e, quindi, la Regione.
La Novolegno, specializzata nella produzione di pannelli, è una di quelle aziende che si è insediata in Irpinia subito dopo il terremoto del 1980. Cinque anni fa un incendio aveva, pesantemente, danneggiato lo stabilimento. Ma i problemi sono soprattutto di mercato, con il cartone che sta progressivamente sostituendosi ai pannelli in legno.
Anche il sindaco di Montefredane Valentino Tropeano ha chiesto l’immediato intervento del governo e del ministero dello sviluppo economico. Da sottolineare che diverse associazioni di ambientalisti, di recente, avevano chiesto la chiusura della fabbrica per le sue emissioni in atmosfera.