Dramma Novolegno, appello ai parlamentari. La Cisl apre la vertenza Irpinia

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Lunedi mattina, 25 febbraio, presso la sede della Filca-Cisl di Avellino, i sindacati di categoria, Filca, Feneal, Fillea e Ugl unitamente alla R.S.U. aziendale della Novolegno ed insieme ai sindacati Confederali, Cisl, Uil, Cgil ed Ugl si incontrano per programmare le iniziative da mettere in campo insieme ai lavoratori nei prossimi giorni.

Dopo aver proclamato lo sciopero ed aver effettuato il sit-in davanti al Palazzo di Governo, siamo stati ricevuti dal Prefetto Maria Tirone che ringraziamo, con la presenza dell’assessore alle attività produttive della Regione Campania Antonio Marchiello, dove si è deciso di portare questa delicata vertenza sul tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministro Luigi Di Maio.

Tra qualche giorno ci sarà la convocazione da parte del Sindaco di Montefredane, Valentino Tropeano di un Consiglio Comunale straordinario, dove saranno invitati tutti i Sindaci della Valle del Sabato.

“Chiediamo, dichiara Giovanni Lo Russo, al Presidente della Provincia, Domenico Biancardi di assumere ulteriori iniziative, anche attraverso la convocazione di un Consiglio Provinciale straordinario a sostegno della vertenza”.

“Tra le varie iniziative da mettere in atto immediatamente, riteniamo come Filca e Cisl, sia la con convocazione di un’assemblea pubblica, aperta alla partecipazione dei rappresentati politici locali, i Consiglieri Regionali Irpini e tutta la delegazione parlamentare irpina di maggioranza di governo e di opposizione, la società civile e religiosa”.

“Ai parlamentari irpini che sono in quota di Governo, spetta il compito di assumersi le proprie responsabilità, in quanto portavoce di istanze territoriali, hanno il dovere di compiere ogni possibile azione affinchè si scongiuri la chiusura della Novolegno”.

“L’assemblea servirà a far comprendere a tutti che se il Gruppo Fantoni lascerà definitivamente l’Irpinia, avremo la perdita di circa 500 posti di lavoro tra dipendenti diretti e dell’indotto”.

Mario Melchionna, afferma, che “mai come adesso l’Irpinia viene considerata terra di conquista, la Lioni-Grottaminarda, IIA,  FCA, CGS, Alto Calore, Irpiniambiente, la Sanità, la Forestazione, i Trasporti, il Commercio e i Servizi e tante altre realtà produttive, che sommate tra loro purtroppo significa che nell’arco di qualche mese se non si trovano soluzioni idonee c’è il rischio concreto di perdere migliaia di posti di lavoro e la chiusura di realtà industriali che hanno fatto la storia di questa provincia e non solo”.

“I tempi sono maturi, sostiene Mario Melchionna, affinchè si uniscano tutte le vertenze del nostro territorio e far diventare la vertenza irpinia una vertenza regionale e nazionale. Per fare questo è necessario che tutte le rappresentanze Politiche e Istituzionali, la Provincia, i Sindaci, la Regione e la delegazione Parlamentare Irpina, le Organizzazioni Sindacali e Imprenditoriali, si uniscano per difendere lo sviluppo e il lavoro in Irpinia”.

“Alla Regione Campania chiediamo di farsi carico delle vertenze aperte sul nostro territorio e di individuare soluzioni che sono di propria competenza. Ai rappresentanti Politici Irpini che fanno parte della maggioranza del Governo nazionale chiediamo di impegnarsi per trovare soluzioni immediate per evitare ulteriori danni al tessuto economico e sociale irpino”.

“I Parlamentari Irpini di Governo hanno il dovere di farsi carico delle problematiche del nostro territorio in quanto eletti dai cittadini irpini. Hanno il dovere di individuare soluzioni vere che diano tranquillità alle imprese che investono sul nostro territorio e ai lavoratori e alle lavoratrici che difendono il proprio lavoro e la propria dignità”.

“I tempi stringono, se non arrivano risposte in tempi rapidi, metteremo in atto forti azioni di protesta a tutela del nostro territorio e del lavoro”.