Renato Spiniello – Dare un segnale chiaro a politica e istituzioni che non abbiamo dimenticato queste persone, una trentina di loro, tra l’altro, sono ancora in attesa di accedere ai requisiti previdenziali, e attivare uno screening serio su popolazione e operai, al fine di anticipare eventuali criticità che potrebbero avere coloro che sono stati esposti all’amianto.
Cgil, Cisl e Uil, insieme agli stessi ex dipendenti, rilanciano la vertenza ex Isochimica con un’assemblea sindacale pubblica convocata questa mattina al Circolo della Stampa di Avellino. L’incontro, a cui hanno partecipato anche il Commissario del Pd irpino Aldo Cennano e il capogruppo consiliare di APP Francesco Iandolo, arriva a pochi giorni dall’ennesimo rinvio del processo che si tiene nell’Aula bunker di Poggioreale e dalla morte del 29° ex operaio della fabbrica dei veleni di Borgo Ferrovia.
“Se siamo qui – afferma il segretario della Cgil Franco Fiordellisi – è perché crediamo ancora che possa esserci un futuro per queste persone, seppur con tutti i problemi e le criticità, perché oltre che figli di questa terra, anche loro sono cittadini e lavoratori a cui devono essere date delle risposte”. La problematica principale, oltre allo spostamento del processo a Napoli e ai suoi continui rinvii, resta il mancano pre-pensionamento di una trentina di ex dipendenti affetti da patologie legate all’esposizione all’amianto.
“Quello che noto – sottolinea Fiordellisi – è che questa città sembra quasi non voler fare i conti con sé stessa e con un pezzo della propria storia. C’è troppa poca sensibilità da parte della popolazione. L’ex Isochimica non può essere solo la vertenza di 200 famiglie che la vivono negativamente sulla propria pelle, ma deve essere la storia di un intero popolo che se la vivesse come tale probabilmente anche le istituzioni – che sono votate dal popolo – si comporterebbero diversamente”.
Sulla stessa linea Tony Della Pia, segretario provinciale di Rifondazione Comunista: “C’è bisogno che si riprenda la partecipazione e la mobilitazione della città intera, perché mentre gli operai muoiono il processo, già iniziato in maniera tardiva, continua a essere rinviato per motivazioni banali, l’ultima perché mancava il carburante per il riscaldamento. Trenta operai attendono ancora il prepensionamento e c’è da rilanciare anche il tema della bonifica dell’area: quanto fatto finora non è sufficiente”. Proprio sul tema bonifica, Della Pia svela di aver incontrato nei giorni scorsi il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il cui segretario sarà prossimamente in Irpinia: “I riflettori sul tema vanno tenuti accesi”.
Sul punto pre-pensionamenti (sul quale è intervenuta telefonicamente durante l’assemblea la deputata del Movimento 5 Stelle Maria Pallini), è particolarmente critico il segretario generale della Uil Luigi Simeone: “E’ una questione tutta politico: se c’è la volontà di risolvere la questione bene, altrimenti vorrà dire che dovremo continuare a fare i conti con l’azione di governi insipienti”.