Dramma Ipercoop, lavoratori allo stremo: “Di Maio convochi tavolo di crisi”

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Marco Grasso – Cinquantuno giorni di sciopero non sono bastati. I lavoratori Ipercoop non abbandonano la trincea e attendono il prossimo faccia a faccia con l’azienda, in programma lunedì 2 luglio alle 15 al “de la Ville” di Avellino. Si tratta del secondo incontro congiunto previsto dalla procedura di licenziamento collettivo che dovrebbe concludersi a fine luglio.

In gioco ci sono 134 posti di lavoro e le prospettive, dopo il dietrofront di Az Market e il no di Distribuzione Centro Sud (controllata di Alleanza 3.0) a rilanciare l’investimento, sembrano sempre più inquietanti. Al momento l’unica strada aperta e percorribile è quella del franchising. Sul punto il gruppo Alleanza 3.0 è stato irremovibile, chiudendo al confronto su qualsiasi altra ipotesi alternativa.

Il modello franchising resta dunque l’unica soluzione individuata dal gruppo per il rilancio anche di altre sedi. Avellino sarebbe solo il primo tassello di un complesso mosaico che interessa numerosi punti vendita Ipercoop, concentrati soprattutto al Sud. La Puglia e la Sicilia sono le due regioni che dovrebbero seguire l’esempio della Campania. L’alternativa, è stato più volte ribadito dal management emiliano, è la chiusura.

Il franchising, oltre a far perdere le garanzie Ipercoop, metterebbe in discussione anche il ruolo dei soci e lo stesso sistema di gestione degli ipermercati. Il sindacato irpino ha detto a più riprese no all’ipotesi anche se, a questo punto, è davvero difficile individuare un percorso alternativo.

L’obiettivo dei lavoratori è portare la vertenza al Ministero del Lavoro. Il futuro dell’Ipercoop, del resto, è da tempo finito sotto le luci della ribalta nazionale. In gioco c’è il futuro di centinaia di lavoratori e di numerose sedi sparpagliate in tutt’Italia. La protesta dei lavoratori della sede di via Pescatori potrebbe quindi diventare il grimaldello per aprire la vertenza a livello nazionale.

Un obiettivo che richiederebbe il sostegno anche delle istituzioni che, come più volte lamentato dai lavoratori, sembrano essersi progressivamente defilate. Si conta anche sull’appoggio del neo sindaco Vincenzo Ciampi che, nel corso della campagna elettorale, ha più volte rimarcato l’impegno a creare, una volta eletto, un asse fisso di collaborazione con il governo nazionale.

Un impegno che ora i lavoratori sperano possa tradursi in atti concreti. Nella sua recente visita ad Avellino, del resto, il ministro Luigi Di Maio ha già avuto moto di confrontarsi con il sindacato ed alcuni lavoratori. Il dossier Ipercoop è da alcune settimane sul tavolo del ministro il quale, proprio in occasione del suo intervento a sostegno della candidatura di Ciampi, ha garantito massima disponibilità a trovare una soluzione non traumatica, in grado di salvaguardare i livelli occupazionali ed evitare il disinvestimento di un centro commerciale diventato punto di riferimento degli avellinesi e di buona parte della provincia.