Dopo 11 anni di Vernicefresca Teatro, al via la trasformazione con “Progetto d’arte”.

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Nata nel 2003 e attivissima sul territorio Vernicefresca Teatro è diventata sinonimo di un modo di fare attività artistica giovane, vivace e, appunto, fresco.

In questi giorni l’Associazione ha iniziato le attività del nuovo anno accademico che, auspicano, li vedrà migrare verso una nuova e definitiva sede dove poter incrementare le attività e iniziare nuovi progetti.

Dalla originaria sede di Corso Umberto I, infatti, Vernicefresca ha spostato i laboratori teatrali e le altre attività presso il Centro Sociale Samantha Della Porta  e ha attivato anche corsi a Benevento e Napoli.

Nata da un laboratorio promosso nel 2003 da Nadia Marcelli con Gianni Berardino, direttore artistico della Libera Università del Teatro di Siena, l’Associazione Vernicefresca Teatro si costituisce nel 2004, grazie al successo dell’esibizione dei giovani partecipanti, molti dei quali oggi ancora nell’organico come docenti, attori e organizzatori di eventi.

Dopo 11 anni di attività, l’organigramma di Vernicefresca vede sempre Nadia Marcelli alla testa come Direttore Artistico, coadiuvata da: Rossella Massari, vicepresidente e resp. eventi e progetti, Jessica Festa, segretaria organizzativa e Chiara Iannaccone, consigliere e resp. pubbliche relazioni.

Come già anticipato questo sarà un anno decisivo per Vernicefresca ora alla ricerca di uno spazio più adeguato per fare e ospitare spettacoli, per poter attivare una rete di collaborazioni con altre compagnie e organizzare programmi di eventi ancora più articolati e ambiziosi.

“Siamo in un momento di passaggio – spiega Jessica Festa – oltre i corsi di formazione Vernicefresca teatro ha creato una compagnia teatrale, una comunità di ragazzi, ma non solo, che si occupano di teatro e di cultura. “Progetto d’arte” è la nostra nuova sfida, ha come scopo la creazione di uno spazio aperto alla città, un luogo per ospitare spettacoli, eventi, concerti, mostre, e soprattutto laboratori multidisciplinari per la creazione di un centro di ricerca sui linguaggi dello spettacolo dal vivo e sulle arti in genere. Un centro culturale che permetta il confronto, la condivisione e la libera espressione del singolo e di una comunità, uno spazio dove le idee possano diventare progetti attraverso azioni concrete, uno spazio libero”.

In attesa che “Progetto d’Arte” spicchi il volo, Vernicefresca non si ferma con le attività didattiche che, infatti, si articoleranno in un Corso di Teatro (ogni lunedì Corso Medio ed Elementare 1; ogni mercoledì Corso Superiore, Propedeutico ed Elementare 2), in un Laboratorio Teatrale Adulti e in un Corso di Improvvisazione Teatrale a cura di Coffee Brecht (entrambi presso la Chiesa di S. Alfonso in P.zza Sturzo).

In programma anche corsi e laboratori teatrali a Napoli e Benevento.

L’Associazione ha inoltre avviato la I Fase del Progetto d’Arte che riguarderà la raccolta fondi, la sinergia con realtà, associazioni e professionisti che operano sul territorio e non solo e la ricerca di uno spazio adeguato, una sala da un centinaio di posti per mettere in scena o ospitare spettacoli e laboratori. L’Associazione ha ricevuto in dono cinque opere del M° Giovanni Spiniello che, riprodotte in 500 esemplari, saranno vendute per sostenere l’iniziativa e raccogliere la somma sperata di 50.000 euro; una di queste è già stata acquisita dalla compagnia Teatro di Gluck di Maurizio Picariello ed Elena Spiniello del Teatro 99Posti di Torelli di Mercogliano.

“La ricerca della sede – continua Jessica Festa – ci sta assorbendo moltissimo, le nuove produzioni, perciò, vanno un po’ a rilento, sicuramente però metteremo in scena nuovi spettacoli come ogni anno”.

Tanti degli allievi di Vernicefresca Teatro sono rimasti nell’ambito teatrale, alcuni continuando a studiare, alcuni già lavorando nello spettacolo.

“Alcuni dei nostri allievi – dice ancora Jessica Festa – sono oggi studiano in accademie riconosciute a livello nazionale o in compagnie in varie città d’Italia, la cosa ci inorgoglisce anche perché qui da noi il ritmo delle lezioni è di due a settimana, non è molto in fondo se si pensa a quanto è complesso il training di un attore”.

Cos’è per voi il teatro?

“Il teatro e le arti non sono un oggetto di studio fine a sé stesso, ma un luogo di frontiera fra società e culture differenti e differenti modalità estetiche di queste culture. La scena è un luogo informe, spazio liminale che ritualizza il rapporto fra la comunità ed il proprio immaginario, noi vogliamo formare una “zona frontiera”, “frontiera come luogo di crisi” e “frontiera come luogo di creazione”; il teatro è un luogo sacro e noi lo vogliamo portare fuori dal teatro per avvicinare il teatro ad un pubblico”.

*Foto di Giuseppe Falagario

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