Il fatto è successo nella mattinata del 14 giugno, quando i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avellino si sono visti arrivare nei propri uffici, quindi direttamente nella caserma di via Brigata Avellino, una giovane donna napoletana, classe 1983, che ha subito e candidamente ammesso ai carabinieri di essere evasa dagli arresti domiciliari dallo scorso 7 giugno e di non voler assolutamente far rientro presso la sua abitazione di Napoli Stella a causa delle continue minacce ricevute da un uomo 30enne del posto. La donna era stata arrestata negli ultimi giorni del mese di maggio perché trovata in possesso di sostanze stupefacenti. Dopo l’arresto e il processo per direttissima, la donna era stata subito ammessa al regime di detenzione domiciliare. Da lì l’inizio della persecuzione operata dal 30enne che, coinvolto assieme a lei nell’indagine, ha iniziato a minacciarla.
Stanca della situazione e anche chiaramente impaurita per la propria incolumità, la donna è giunta ad Avellino spinta da alcune conoscenze e ha deciso di costituirsi ai carabinieri per cercare di ottenere un nuovo regime degli arresti domiciliari presso un’altra abitazione, lontana da Napoli, e sentirsi così al sicuro.
I militari dell’Arma avellinese, che ovviamente non hanno potuto che operarne l’arresto in flagranza del reato di evasione, hanno subito contatto la competente Procura della Repubblica di Avellino che, nelle more di esaminare la posizione della giovane nella opportune sedi giudiziali, ne hanno disposto l’iniziale accompagnamento presso la sezione femminile della casa circondariale di Avellino – Bellizzi Irpino.