Di seguito la nota di Marco D’Acunto della Cgil sulla vertenza relativa alla Fondazione Don Gnocchi:
Nell’ambito della complicata vertenza relativa alla Fondazione Don Gnocchi, abbiamo dovuto apprendere a mezzo stampa nei giorni scorsi del modificarsi della posizione della CISL FP di Avellino. Quest’ultima, unico sindacato provinciale a non aver disdettato l’accordo aziendale di applicazione dell’accordo di crisi nazionale del 2013, giustamente rappresenta che l’apertura di un tavolo di trattativa, che proseguirà il prossimo 18 marzo a livello nazionale, è stato un primo significativo risultato che premia il sindacato e per arrivare al quale ha costretto i lavoratori ad uno sciopero lo scorso 11 dicembre. Peccato che la CISL irpina, rispetto a quello sciopero, non ha dato nella struttura di Sant’Angelo dei Lombardi alcun apporto disinformando i lavoratori nelle giornate precedenti tanto che nessuno lavoratore iscritto alla CISL manifestò la propria adesione in quella occasione. Ne risultò una aperta contestazione ai dirigenti CISL la mattina dello sciopero da parte dei lavoratori che vi aderirono (oltre il 50%) della quale restano testimonianza le cronache dei quotidiani cartacei ed online locali. Dopo anni di atteggiamento filoaziendale da parte della CISL a Sant’Angelo dei Lombardi, prendiamo atto di una mutata posizione che si spinge a sostenere che “E’ arrivato il momento di dire basta a sacrifici che gravano solo sui lavoratori… non tralasciando una discussione sulla reale situazione economica della Fondazione”. Ne prendiamo atto. E ne siamo ben contenti. L’unità sindacale, laddove c’è, è sempre un bene. Ma va misurata passo dopo passo. Per questo, visto il momento della trattativa nazionale in corso, invitiamo la CISL irpina a ritirare immediatamente la firma dall’accordo aziendale di applicazione dell’accordo di crisi del 2013 e ad avviare immediatamente, insieme a FP CGIL e UIL FPL, un percorso di denuncia del pessimo stato delle relazioni sindacali e del pessimo stato di wellness aziendale che si respira a Sant’Angelo dei Lombardi come pure della fantasiosa riorganizzazione attivata di fatto ma mai discussa col sindacato nella struttura altoirpina.
Il Segretario Generale
Marco D’Acunto