Renato Spiniello – Ad Avellino e provincia in questi giorni festivi, oltre al classici presepi viventi e ai veglioni, si può prendersi del tempo anche per l’arte e la cultura.
L’iniziativa #DomenicheAlMuseo, in vigore da luglio 2014, sarà valida anche nella prima domenica del mese di gennaio. Il progetto prevede che ogni prima domenica del mese non si paghi il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali su tutto il territorio nazionale.
Un’iniziativa che ha incontrato grande favore da parte del pubblico e che in Irpinia e in Campania interessa un gran numero di siti di elevato valore culturale.
Ad esempio l‘Antiquarium di Ariano Irpino, in via Donato Anzani, che ospita una selezione di materiali provenienti da alcuni siti archeologici dell’Arianese, zona dell’Irpinia posta all’incrocio di vie naturali di transito dalla pianura campana alla costa adriatica.
Oppure il Museo del Palazzo della Dogana dei Grani ad Atripalda in Piazza Umberto I. Esso sorge nei pressi dell’antico sito di Abellinum e costituisce una sorta di raccordo tra l’area archeologica ed il centro storico della città. Qui sono conservati i reperti provenienti dagli antichi insediamenti di Abellinum e Atripalda. Nel Museo Palazzo ex Dogana dei Grani è ospitata una mostra permanente che comprende reperti provenienti dall’antico insediamento di Abellinum e raccoglie tavole, tele e statue provenienti dalle chiese e dagli edifici distrutti dal terribile terremoto.
Altri siti statali aperti gratuitamente al pubblico sono il Museo civico archeologico di Bisaccia in Corso Romuleo (Castello Ducale), l’Area archeologica del Tempio Italico di Casalbore, in località Macchia Porcara, l’Area Archeologica di Conza della Campania (qui l’apertura è su prenotazione), l’Antiquarium di Mercogliano in località Capocastello (anche qui apertura su prenotazione), il Parco archeologico dell’antica Aeclanum di Mirabella Eclano, il Museo di San Francesco a Folloni in via San Francesco a Montella, il Museo Civico sul castello di Summonte e infine il Museo Archeologico di Taurasi (apertura è su prenotazione).