Dolori cervicali: cosa sono e come curarli

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Sono numerose le persone che, per un motivo o per l’altro, lamentano dolori alla ‘cervicale’ o alle ‘cervicali’; in realtà, si tratta di espressioni improprie, ampiamente utilizzate per indicare una serie di problematiche che interessano principalmente la zona del collo. Dal punto di vista medico, invece, si parla di ‘dolori cervicali’ o ‘cervicalgia’, in quanto riguardano l’area in cui si trovano le vertebre cervicali e altre strutture ad essere correlate, quali muscoli, tendini, legamenti e connessioni nervose.

Le cause della cervicalgia

La causa più comune dei dolori alla cervicale è rappresentata dall’assunzione prolungata di posture scorrette o anomale, in special modo quando si dorme o in altri contesti, come ad esempio a lavoro se si svolge un lavoro d’ufficio che comporta stare tante ore seduti davanti al PC. Ma cosa si intende, esattamente, per “postura scorretta”? In generale, qualsiasi posizione del capo in condizione di inclinazione, estensione o flessione che, specie se tenuta per molto tempo, mette sotto tensione i muscoli, i nervi e i legamenti.

A ciò si aggiunge il sovraccarico funzionale (sollecitazione costante e ripetitiva come quella dovuta alla ripetizione continua di un determinato gesto) quale altra possibile causa di dolori cervicali, assieme a traumi localizzati. Alla base della maggior parte dei casi di cervicalgia vi è un carico di stress eccessivo a danno dei muscoli, dei tendini e delle terminazioni nervose che si traducono in contratturestiramentitensione locale e finanche distorsioni (se sono interessati i legamenti).

I sintomi

La cervicalgia si manifesta quasi sempre come dolore, più o meno intenso, concentrato nella zona del collo; la contrazione muscolare, invece, può provocare torcicollo. I dolori e gli altri fastidi non si manifestano sempre allo stesso modo ma possono emergere in maniera immediata (se c’è stato un evento traumatico a carico della zona cervicale) oppure gradualmente, anche dopo alcuni giorni. Ai disturbi cervicali possono associarsi anche mal di testa e dolori alle spalle e alle braccia nonché, come già detto, torcicollo o rigidità dei muscoli cervicali.

Rimedi per curare e prevenire i dolori cervicali

Nella maggior parte dei casi, i sintomi della cervicalgia svaniscono autonomamente, nel giro di qualche ora o, al massimo, un paio di giorni. Nel caso in cui i dolori dovessero persistere o aggravarsi, il consiglio è di rivolgersi al proprio medico di fiducia per un consulto, soprattutto se la zona cervicale ha subito un trauma. Nei casi più gravi potrebbe essere necessario sottoporsi ad una visita specialistica con un ortopedico o un fisiatra oppure ad un esame strumentale (raggi X, TAC o risonanza magnetica) per individuare le cause della cervicalgia. Purtroppo non è raro che tale condizione possa avere carattere cronico.

I problemi a carico dell’area cervicale possono essere prevenuti nella maggior parte dei casi modificando le proprie abitudini e mettendo in pratica alcuni accorgimenti. Uno di questi è rappresentato dall’utilizzo di un cuscino ergonomico o specifico per la cervicale, caratterizzati da zone di altezze diverse, così da adattarsi perfettamente al profilo ergonomico della testa e del collo. Le opzioni, da questo punto di vista, sono molteplici; come si legge sul blog dell’e-commerce specializzato inmaterassi.it, i modelli più adatti per chi soffre di cervicalgia sono quelli con l’imbottitura in memory foam all’Aloe vera, in polar gel o in memory foam traforato (una conformazione che rende il supporto più traspirante). Scegliere un buon cuscino deve tener conto anche delle abitudini di riposo; chi dorme di lato o a pancia in giù, ad esempio, dovrebbe utilizzarne uno leggermente più basso rispetto a chi dorme in posizione supina.

Alcuni accorgimenti possono essere attuati anche sul luogo di lavoro come, ad esempio, utilizzare sedie ergonomiche e organizzare la propria postazione affinché la postura della schiena e del capo sia corretta.