Dolomiti-Sidigas, è sfida azzurra in panca. Buscaglia: “Sacripanti valore aggiunto”

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Sarà sfida azzurra sulle panchine del PalaTrento in occasione del match di campionato, ultimo di regular season, tra la Sidigas Avellino e i padroni di casa della Dolomiti Energia Trentino. Sugli scranni delle rispettive formazioni ci saranno Pino Sacripanti, ex capo coach dell’Italia Under 20 – e attuale vice di Ettore Messina in Nazionale maggiore – e Maurizio Buscaglia, erede del tecnico canturino alla guida degli azzurrini.

Proprio l’allenatore della Scandone, rimasto all’Under 20 in qualità di responsabile, ha individuato nel tecnico barese il profilo ideale per continuare la strada intrapresa che ha portato, in dieci anni di gestione, un oro a Estonia 2013, un argento a Spagna 2011 e un bronzo a Italia/Slovenia 2007.

“Crediamo nella meritocrazia” così Sacripanti ha motivato la scelta. Parole di stima a cui fanno eco quelle del collega Buscaglia: “Mi ha lasciato una squadra con tanti futuri campioni, ha fatto crescere molti giocatori e il suo lavoro va ben oltre le mere medaglie vinte. E’ uno di quei allenatori che fa giocare le proprie squadre meglio di quanto non siano sulla carta. Sono felice di collaborare con lui nel progetto azzurro”.

I due tecnici, rivali nella sfida di domenica sera, saranno entrambi impegnati quest’estate nei rispettivi europei di categoria. Buscaglia guiderà l’Under 20 dal 15 al 23 luglio, mentre l’ex Cantù assisterà Ettore Messina a Tel Aviv dal 31 agosto al 17 settembre, in un girone ostico per gli azzurri attesi da Ucraina, Germania, Georgia, Israele e Lituania.

Appuntamenti ancora lontani per il momento, perché il coach dei trentini ha i fari accesi solo sui biancoverdi: “La nave Avellino ha tenuto la sua prua sempre in avanti, nonostante il doppio impegno e qualche infortunio di troppo. E’ una squadra lunga, ostica e che ha trovato in Jones un degno sostituto di Fesenko. Hanno più talento di noi e per batterli dobbiamo usare la testa”.

Un match che vale poco per la classifica dei campani, nulla alla luce della vittoria di Venezia sul campo di Sassari, che ne ha sancito il secondo posto. Trento, dal suo canto, deve scalare posizioni in ottica postseason. “Giochiamo per migliorare il più possibile la nostra classifica – ha chiarito l’allenatore delle Aquile – Ma non mi aspetto che Avellino si scansi, anzi chiudere il torneo con una vittoria è un buon attestato di fiducia per l’appuntamento playoff”.

Avellino, Sassari o Reggio Emilia non farebbe alcuna differenza per Buscaglia, che guarda ai quarti con una certezza: “Chiunque affronteremo sarà una grande squadra” e azzarda: “Milano resta favorita, ma il gap si è ridotto. Il campionato è più aperto di quanto ci hanno fatto credere a settembre, la stessa Scandone potrà arrivare fino in fondo”.

Infine il rammarico di esser rimasti a digiuno d’Europa dopo una Eurocup disputata fino alle semifinali: “L’impegno continentale ti permette di crescere sia a livello personale che di squadra, il prossimo anno vogliamo esserci: Fiba o Eca che sia”.

di Renato Spiniello.