AVELLINO- Sui dati sensibili e non rilevanti per le indagini nel processo cosidetto “Dolce Vita”, che per la Procura di Avellino ha chiesto di distruggere, la decisione del Gip Giulio Argenio arriverà dopo il 14 aprile. La decisione è giunta al termine del primo confronto in camera di consiglio celebrata questa mattina davanti al Gip del Tribunale Giulio Argenio. Il magistrato, dopo la richiesta della Procura di procedere alla distruzione di intercettazioni e video dell’indagine condotta dai militari del Nucleo Investigativo dei Carabinieri e dell’aliquota di Pg delle Fiamme Gialle presso la Procura di Avellino, ha convocato le difese degli indagati per il contraddittorio. In aula il pm della Procura di Avellino che segue le indagini, il sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro, ha rinnovato la richiesta di procedere alla distruzione delle intercettazioni e dei video, che non hanno una rilevanza investigativa e invece sono sensibili per la privacy di alcuni degli indagati e altri soggetti che non sono sottoposti ad indagine. Le difese, in particolare quella dell’ ex sindaco Gianluca Festa e dell’architetto Fabio Guerriero, gli avvocati Luigi Petrillo, Concetta Mari, Marino Capone e Nicola Quatrano, hanno formalizzato una richiesta di autorizzazione ai propri assistiti affinché potessero visionare il materiale di cui si chiede la distruzione. Una richiesta che e’ stata accolta dal Gip Argenio, che con un’ordinanza ha autorizzato Gianluca Festa e Fabio Guerriero a visionare il materiale, per poi decidere insieme ai propri legali se esiste l’opportunità di chiedere che una parte non venga distrutta e procedere ad una sorta di contraddittorio. Tutto questo entro il 14 aprile, quando in aula si dovranno tirare le conclusioni di questa fase di ascolto e visione del materiale investigativo ritenuto irrilevante dalla Procura. Solo dopo quella data il Gip deciderà anche eventuali autorizzazioni anche per gli altri indagati.
Aerre