AVELLINO- Dovrebbe arrivare domani mattina la parola fine sulla richiesta della Procura di Avellino di distruggere alcuni dati sensibili e ritenuti non rilevanti relativi alle indagini nel processo cosidetto “Dolce Vita”. La decisione del Gip Giulio Argenio arriverà dopo che, come disposto dallo stesso magistrato, il materiale oggetto della richiesta di distruzione e’ stato visionato nei giorni scorsi da due degli indagati, l’ex sindaco Gianluca Festa e l’architetto Fabio Guerriero, cosi’ come chiesto dai loro difensori, hanno avuto accesso al materiale messo a disposizione dalla Procura. Come e’ noto la Procura anche nel corso dell’udienza camerale (stralcio) di qualche settimana fa aveva chiesto di procedere alla distruzione di intercettazioni e video dell’indagine condotta dai militari del Nucleo Investigativo dei Carabinieri e dell’aliquota di Pg delle Fiamme Gialle presso la Procura di Avellino. In aula il pm della Procura di Avellino che segue le indagini, il sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro, aveva rinnovato la richiesta di procedere alla distruzione delle intercettazioni e dei video, che non hanno una rilevanza investigativa e invece sono sensibili per la privacy di alcuni degli indagati e altri soggetti che non sono sottoposti ad indagine. Le difese, in particolare quella dell’ ex sindaco Gianluca Festa e dell’architetto Fabio Guerriero, gli avvocati Luigi Petrillo, Concetta Mari, Marino Capone e Nicola Quatrano, avevano formalizzato una richiesta di autorizzazione ai propri assistiti affinché potessero visionare il materiale di cui si chiede la distruzione. Una richiesta accolta dal Gip Argenio, che con un’ordinanza aveva autorizzato Gianluca Festa e Fabio Guerriero a visionare il materiale, per poi decidere insieme ai propri legali se esiste l’opportunità di chiedere che una parte non venga distrutta e procedere ad una sorta di contraddittorio. Tutto questo entro domani, quando in aula si dovranno tirare le conclusioni di questa fase di ascolto e visione del materiale investigativo ritenuto irrilevante dalla Procura. Solo dopo il Gip deciderà anche eventuali autorizzazioni anche per gli altri indagati. Aerre
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