Dolce Vita, sono tredici gli inviti a comparire firmati dalla Procura

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AVELLINO- Saranno tredici gli indagati nell’inchiesta “Dolce Vita” che dovranno comparire davanti al pm della Procura della Repubblica di Avellino Fabio Massimo Del Mauro che ha firmato gli inviti a rendere interrogatorio come persone sottoposte alle indagini. Si tratta degli indagati raggiunti dalle misure cautelari firmate dal Gip del Tribunale di Avellino Giulio Argenio ed eseguite dai militari del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e dai militari dell’ Aliquota di Pg della Guardia di Finanza di Avellino il 18 aprile e il 10 luglio scorso. Si tratta come già anticipato e come riportato nello stesso avviso di un atto con il quale la Procura guidata dal magistrato Domenico Airoma si prepara a chiedere allo stesso Gip del Tribunale di Avellino il giudizio immediato nei confronti degli stessi indagati. A partire da quelli che hanno ricevuto misure cautelari ed interdittive e per tutti i reati contestati (infatti ci sono anche i concorrenti nei reati per cui non è stata emessa misura da parte del Gip e, limitatamente alla figura di Fabio Guerriero e per la rivelazione del segreto di ufficio nell’ambito del concorso per tecnici, annullata dal Riesame). Davanti al pm Del Mauro a partire dal prossimo 10 settembre dovranno dunque comparire in primis l’ex sindaco Gianluca Festa, che risponde della maggior parte dei reati. A partire dal peculato per il PC scomparso e filmato mentre lo stesso ex primo cittadino tentava di smontarlo, dalle telecamere installate dalla Procura nel suo ufficio a Palazzo di Citta’ . Per lo stesso fatto viene anche contestato il depistaggio. Ci sono poi le vicende relative ai concorsi, per entrambi (quello dei vigili urbani e quello di un funzionario tecnico) la presunta turbativa e il falso per reperire i fondi necessari ad Eurochocolate da parte del Comune di Avellino. Infine la nuova ordinanza e tre episodi di presunta corruzione nell’esercizio delle funzioni (dei cinque contestati). Festa si è già sottoposto ad un interrogatorio davanti al Gip, rinunciando al secondo. Stesso discorso anche per gli altri due principali indagati, l’ architetto Fabio Guerriero e l’ architetto Filomena Smiraglia. Il primo tuttora sottoposto alla misura degli arresti domiciliari dopo la notifica della seconda ordinanza. La seconda invece dopo il primo Riesame interdetta dai pubblici uffici per un anno. Non è escluso che la lista degli invitati a rendere interrogatorio possa allargarsi. Ma questo dipenderà molto anche dalla prima tranche che scatterà da qui ad qualche settimana. Sara’ poi il Gip Argenio, al termine della serie di interrogatori e quando sarà formalizzata e soprattutto per quanti lo sarà la richiesta di giudizio immediato ad emettere eventuale decreto o rigettare l’istanza della Procura.
LE INDAGINI
Bisogna ricordare che le indagini della Procura della Repubblica di Avellino sono ancora in corso per il filone principale, quello che vede contestare l’associazione a delinquere ad una parte degli indagati. Ma non è escluso che anche dalle recenti acquisizioni a Palazzo di Città possa essere nato un quarto filone dell’indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica Domenico Airoma.