AVELLINO- Partiranno martedì mattina le udienze davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Napoli per discutere sulla gravità indiziaria delle misure cautelari bis (scattate il 10 luglio scorso) nei confronti dell’architetto Fabio Guerriero e dell’ex sindaco Gianluca Festa (ai domiciliari) e tre imprenditori (misura interdittiva) presunti autori di cinque episodi di corruzione nell’esercizio delle funzioni (per tre dei quali riconosciuta dal Gip la gravità indiziaria) con la dazione di denaro per circa quarantamila euro che dalle imprese sarebbero stati trasferiti a Guerriero e da questi all’ex sindaco Gianluca Festa. La prima udienza davanti ai giudici del Tribunale della Libertà riguarderà proprio l’architetto Guerriero, difeso dai penalisti Marino Capone e Nicola Quatrano (che già era stato rimesso in libertà dal Riesame nella precedente ordinanza). La prima prova per la misura bis firmata dal Gip Giulio Argenio su richiesta della Procura di Avellino (le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e dell’aliquota Gdf della Procura sono coordinate dal Procuratore Domenico Airoma e dai sostituti Vincenzo Russo e Fabio Massimo Del Mauro). A quanto pare, invece, la difesa di Gianluca Festa, i penalisti Luigi Petrillo e Concetta Mari non avrebbero depositato istanze al Riesame per l’annullamento della misura. Nessuna conferma ufficiale dalla parte. Ma nella nota diffusa nell’immediatezza dell’operazione, proprio il penalista Petrillo aveva fatto direttamente riferimento all’udienza del prossimo 18 settembre davanti ai magistrati della VI Sezione della Cassazione, che sarà chiamata anche a decidere sulla legittimità delle captazioni, che in questo caso costituiscono la maggior parte del quadro probatorio (unitamente alle indagini patrimoniali ancora in corso).