Dolce Vita, l’avvocato Vannetiello: soddisfatto, strada in discesa per Festa

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“Sono decisamente soddisfatto delle motivazioni rese dalla Suprema Corte nei due distinti giudizi a carico dell’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa”. E’ il commento del penalista Dario Vannetiello, che ha sostenuto la difesa dell’ex primo cittadino insieme al penalista Luigi Petrillo: “La Cassazione ha innanzitutto sottolineato che il sindaco non avrebbe dovuto essere tratto in arresto né nella prima inchiesta , né nella seconda .Poi è stata esclusa  la sussistenza della gravità indiziaria rispetto a reati di centrale importanza, quale ad esempio il gravissimo delitto di depistaggio . Infine , le  numerose questioni sollevate in tema di intercettazioni, si badi , non sono state rigettate dalla Suprema Corte , ma semplicemente non valutate in quanto è stato ritenuto che era onere della difesa indicare , una ad una , reato per reato ,  le  specifiche captazioni travolte dalla dedotta inutilizzabilita ‘”. E ha aggiunto: “Ciò  non è stato fatto semplicemente perché la inutilizzabilita ‘ delle intercettazioni travolge tutti gli indizi , dico tutti , per ognuno dei reati contestati .
Ciò non costituisce affatto un limite perché la difesa di Festa potrà tranquillamente fare questo semplice elenco degli indizi travolti nel corso del processo , già in sede di udienza preliminare .Insomma , un induscusso successo della difesa . La mia analisi Mai un irpino nella  storia giudiziaria si è visto annullare senza rinvio due ordinanze di custodia cautelare in due distinti procedimenti , pure senza  rinvio con immediata remissione in libertà La strada del futuro processo al sindaco e ‘ in discesa”.