AVELLINO- Cristallizzare gli indizi e provare parte dell’inchiesta su cui la Cassazione si è espressa per una carenza indiziaria. Tutto questo per chiudere gli ultimi dettagli di un’inchiesta che dovrebbe presto giungere alla svolta. Questo sarebbe alla base delle nuove acquisizioni disposte dal sostituto procuratore che conduce le indagini, il pm Fabio Massimo Del Mauro, che da alcuni giorni vedono impegnati gli inquirenti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e i militari dell’Aliquota di pg della Guardia di Finanza a Palazzo di Città. Nel mirino ci sono le procedure seguite per “Eurochocolate”, uno dei capitoli su cui la Cassazione ha “allegerito” il carico indiziario nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa (in parte per la turbativa d’ asta già escluso dal Gip del Tribunale di Avellino Giulio Argenio). Come e’ noto i giudici della Sesta Sezione Penale il 18 settembre scorso hanno annullato la prima ordinanza (quella del 18 aprile ndr) per alcuni dei reati contestati. ci sono almeno tre rilievi sulla insussistenza dei gravi indizi in ordine ad altrettanti reati contestati a Festa. Il primo è quello di depistaggio. I giudici della Cassazione hanno accolto la tesi per cui non si rileva un “nesso sostanziale” tra le indagini e quell’ufficio e dunque il tentativo di occultare o distruggere prove non è motivato. Altro discorso è quello relativo poi alla corruzione e alla induzione indebita. Anche in questo caso la difesa, parlando della mancanza di evidenza di quello che è il sinallagma corruttivo, ovvero l’utilità per Festa, ha attecchito. Per quanto riguarda la corruzione c’è poi un passaggio in cui I giudici della Cassazione rilevano come:”Risulta infatti dall’ordinanza genetica che i costi dell’evento erano, al netto delle sponsorizzazioni, a carico del Comune (pag. 52). Quindi la somma di danaro richiesta al….. era diretta ad evitare un esborso per il Comune”. Molto probabile dunque che il lavoro degli inquirenti sia quello di superare la carenza indiziaria con nuove prove. Le acquisizioni in particolare. Tutto per giungere alla definizione delle fonti di prova per arrivare prima alla chiusura delle indagini e successivamente alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti degli indagati.
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