La VI Sezione Penale della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalla Procura di Avellino contro il provvedimento del Tribunale del Riesame che, nel luglio scorso, aveva disposto l’annullamento dei sequestri di somme di denaro nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa (40.000 euro) e dell’imprenditore Marcello Costantino (25.000 euro). I sequestri erano stati eseguiti in seguito all’emissione di una seconda misura cautelare nell’ambito delle indagini. In aula il sostituto procuratore generale aveva chiesto l’annullamento con rinvio. Il penalista Domenico Carchia il rigetto. Il Tribunale del Riesame aveva motivato la decisione di annullare i sequestri evidenziando l’assenza di una spiegazione sufficiente riguardo alla sussistenza del periculum in mora, ovvero il rischio che giustifica l’urgenza di tali misure. Gli avvocati di Gianluca Festa, Luigi Petrillo e Concetta Mari, avevano contestato la legittimità del provvedimento di sequestro, sottolineando la mancanza di motivazione circa la necessità di anticipare l’ablazione delle somme rispetto alla definizione del processo. Una posizione analoga era stata assunta dall’avvocato Domenico Carchia, legale di Marcello Costantino, che aveva evidenziato lo stesso vizio procedurale
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