Dolce Vita, è il giorno del confronto sulla proroga indagini nel filone bis

0
2377

AVELLINO- Da una parte le ragioni della Procura di Avellino, che data la complessità di alcuni accertamenti e la necessita’ di attendere che vengano completate alcune consulenze, ha chiesto altri sei mesi di indagini. Dall’altra le difese, alcune delle quali hanno presentato memorie e quindi si sono di fatto opposti ad eventuali proroghe. A decidere sullo snodo del cosiddetto filone bis dell’inchiesta “Dolce Vita” sara’ il Gip del Tribunale di Avellino Giulio Argenio. Proprio il magistrato non ha concesso “de plano” , come si usa dire in gergo “inaudita altera pars” (senza ascoltare l’altra parte ndr) ma ha fissato un’udienza in camera di consiglio per oggi, quando dovrebbe decidere sulla proroga delle indagini preliminari notificata a diciotto indagati nel cosiddetto “filone bis” dell’inchiesta Dolce Vita. Il condizionale e’ d’obbligo, perchè potrebbe anche riservarsi sulla decisione e non definire oggi la vicenda. Come e’ noto i reati per cui ci sono state le iscrizioni nel filone bis riguardano le ipotesi di falso in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale, corruzione nell’esercizio delle funzioni, turbata libertà degli incanti e nella scelta del contraente per vicende che non sono ancora note e sono soggette ad indagine. Le difese hanno presentato una memoria, che si potrebbe definire di “opposizione” anche se formalmente non e’ il termine tecnico, ritenuta degna di un contraddittorio da parte del magistrato che deve stabilire se concedere o meno altri sei mesi di indagine ai pm. Come è noto da tempo, quello chiuso a dicembre sarebbe solo un primo filone, quello più importante perché comprende anche la contestazione di associazione per delinquere, mentre invece una parte dell’inchiesta condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino e dell’aliquota di pg della Guardia di Finanza presso la Procura di Avellino e coordinata dal Procuratore Aggiunto Francesco Raffaele e dal pm Fabio Massimo Del Mauro sarebbe ancora in corso in attesa dell’esito di consulenze ed esami avviati in questi mesi da parte della Procura. Proprio per questo, anche alla luce delle scadenze rispetto alla prima iscrizione nel registro degli indagati, a partire da ottobre sono scattate una serie di notifiche di richieste di proroga delle indagini preliminari. A seguito delle impugnazioni ora si dovrà esprimere il Gip e relativa ad altri indagati, che molto probabilmente in gran parte avevano già saputo di essere sottoposti ad accertamenti o lo hanno appreso con l’avviso. Si tratterebbe, almeno per ora, di almeno diciassette avvisi di proroga. Si tratta del cosiddetto “filone bis” dell’inchiesta della Procura di Avellino. Intanto si attende che, dopo il deposito delle intercettazioni e di altri atti di indagine sollecitato dalle difese degli indagati che hanno già ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, scatti il conto alla rovescia (i venti giorni) dopo i quali si procederà con l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio. Avviso a cui nei giorni scorsi si è aggiunto quello per altri due indagati, insieme all’ ex sindaco Gianluca Festa e all’ architetto Filomena Smiraglia, per gli affidamenti relativi all’ efficientamento energetico di Palazzo De Peruta.

Aerre