Dolce Vita, da ottobre almeno sedici richieste di proroga indagini nel filone bis

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Falso in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale, corruzione nell’esercizio delle funzioni, turbata liberta’ degli incanti e nella scelta del contraente per vicende che non sono ancora note e sono soggette ad indagine. Sarebbero questi i reati del filone bis dell’inchiesta “Dolce Vita”. Come e’ noto da tempo, quello chiuso a dicembre sarebbe solo un primo filone, quello più importante perché comprende anche la contestazione di associazione per delinquere, mentre invece una parte dell’inchiesta condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino e dell’aliquota di pg della Guardia di Finanza presso la Procura di Avellino e coordinata dal Procuratore Aggiunto Francesco Raffaele e dal pm Fabio Massimo Del Mauro sarebbe ancora in corso in attesa dell’esito di consulenze ed esami avviati in questi mesi da parte della Procura. Proprio per questo, anche alla luce delle scadenze rispetto alla prima iscrizione nel registro degli indagati, a partire da ottobre sono scattate una serie di notifiche di richieste di proroga delle indagini preliminari. Quella su cui si dovrà esprimere il Gip e relativa ad altri indagati, che molto probabilmente in gran parte avevano già saputo di essere sottoposti ad accertamenti o lo hanno appreso con l’avviso. Si tratterebbe, almeno per ora, di almeno sedici avvisi di proroga. Ma non e’ escluso che il numero possa salire o ridursi e non e’ neanche detto che gli accertamenti conducano anche in questo caso ad una definizione ed un processo. Si tratta del cosidetto “filone bis” dell’inchiesta della Procura di Avellino. Intanto si attende che, dopo il deposito delle intercettazioni e di altri atti di indagine sollecitato dalle difese degli indagati che hanno già ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, scatti il conto alla rovescia (i venti giorni) dopo i quali si procederà con l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio.