Irpinianews.it

Dogana dei Grani, passaggio obbligato nel salotto buono di Atripalda

Atripalda – “Una galleria nel salotto buono di Atripalda, un passaggio obbligato di collegamento tra piazza Umberto I, piazza Sparavigna e la villa comunale”, così immagina la Dogana dei Grani del futuro, il Sindaco di Atripalda, Aldo Laurenzano. Un’idea che è stata esposta e discussa anche nel corso dell’ultima riunione del Comitato di gestione della struttura in piazza Umberto I, con il nuovo Soprintendente la dott.ssa Maura Picciau.

Soprintendente Picciau, prima riunione per lei del Comitato di gestione della Dogana, che ambiente ha trovato?
“La riunione è stata molto produttiva e si è svolto in un ambiente amichevole. Il comitato si è trovato d’accordo un pò su tutti i punti, convenendo sulla necessità di un grande rilancio di questo bene architettonico, così presente e prezioso alla memoria della città di Atripalda. Nel concreto si immagina di dare un nuovo impulso al Comitato per una programmazione costante e lungimirante nell’ambito delle attività culturali che si dovrebbero svolgere con maggiore frequenza. Ma potenzieremo anche il nostro controllo sull’efficacia e sulla qualità dell’utilizzo della dogana stessa. Siamo disponibili a valutare tutte le candidature e le proposte che arriveranno dalla città, in un discorso di riattivazione del ruolo di fulcro della vita culturale di Atripalda. Ho ascoltato con grande interesse il sogno del Sindaco e credo che sia un modo importante per riportare al centro della città la dogana, anche da un punto di vista urbanistico. Noi siamo disponibili a ripensare al nostro ruolo”.
Avete avuto la possibilità di discutere di richieste da parte di associazioni cittadine e provinciali sull’utilizzo della dogana? “In effetti abbiamo valutato una serie di proposte, ci sarà uno spettacolo teatrale a Natale e una serie di mostre. Ma è importante che il comitato abbia una cadenza regolare di incontri, facendosi anche promotore di incontri e di appuntamenti. La volontà condivisa è che questo edificio di cultura sia anche un luogo di conservazione e ristrutturazione delle opere provenienti da tutta la provincia. Ci piacerebbe, comunque, che la dogana fosse utilizzata con maggiore frequenza”.

Exit mobile version