Soprintendente Picciau, prima riunione per lei del Comitato di gestione della Dogana, che ambiente ha trovato?
“La riunione è stata molto produttiva e si è svolto in un ambiente amichevole. Il comitato si è trovato d’accordo un pò su tutti i punti, convenendo sulla necessità di un grande rilancio di questo bene architettonico, così presente e prezioso alla memoria della città di Atripalda. Nel concreto si immagina di dare un nuovo impulso al Comitato per una programmazione costante e lungimirante nell’ambito delle attività culturali che si dovrebbero svolgere con maggiore frequenza. Ma potenzieremo anche il nostro controllo sull’efficacia e sulla qualità dell’utilizzo della dogana stessa. Siamo disponibili a valutare tutte le candidature e le proposte che arriveranno dalla città, in un discorso di riattivazione del ruolo di fulcro della vita culturale di Atripalda. Ho ascoltato con grande interesse il sogno del Sindaco e credo che sia un modo importante per riportare al centro della città la dogana, anche da un punto di vista urbanistico. Noi siamo disponibili a ripensare al nostro ruolo”.
Avete avuto la possibilità di discutere di richieste da parte di associazioni cittadine e provinciali sull’utilizzo della dogana? “In effetti abbiamo valutato una serie di proposte, ci sarà uno spettacolo teatrale a Natale e una serie di mostre. Ma è importante che il comitato abbia una cadenza regolare di incontri, facendosi anche promotore di incontri e di appuntamenti. La volontà condivisa è che questo edificio di cultura sia anche un luogo di conservazione e ristrutturazione delle opere provenienti da tutta la provincia. Ci piacerebbe, comunque, che la dogana fosse utilizzata con maggiore frequenza”.