Dissesto o piano di riequilibrio. Per ora solo rinvii, compreso la capigruppo

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Marco Imbimbo – A Palazzo di Città non si stanno vivendo giorni facili e soprattutto chiari. All’ordine del giorno c’è sempre la questione legata al futuro del Comune. La Giunta Ciampi sarebbe orientata a preparare una proposta di dissesto da sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale, ma per ora non si è mosso nulla.

La riunione di Giunta era stata fissata per ieri in cui sarebbe dovuta arrivare la relazione dell’assessore alle Finanze, Gianluca Forgione, da convertire poi in delibera. L’incontro, però, è stato rinviato a domani. Una decisione che ha portato il presidente del Consiglio Comunale, Ugo Maggio, ad annullare anche la conferenza dei capigruppo in programma per oggi pomeriggio. Senza la delibera di Giunta e la relazione di Forgione, anche l’incontro con i capigruppo diventata superfluo in quanto si sarebbe dovuto discutere proprio di quell’atto.

La giornata di oggi, però, non è stata tra le più limpide a Palazzo di Città perchè, subito dopo il rinvio della capigruppo è sbucata la voce circa una riunione di Giunta convocata ad horas sempre per parlare di dissesto. Incontro prima confermato da qualche assessore e poi smentito da altri. Alla fine non se n’è fatto nulla. Quel che è certo, però, è che Forgione avrebbe completato questa relazione in cui annuncia il dissesto e che, a questo punto, dovrebbe essere discussa domani in Giunta (con il condizionale d’obbligo) anche perchè, come recita il Tuel, dovrà arrivare nel prossimo Consiglio Comunale (3 e 5 novembre) in cui si discuterà del Consuntivo 2017 e quindi del maggior disavanzo che è emerso dal lavoro svolto dal commissario prefettizio, Mario Tommasino. La proposta di dissesto dovrà arrivare in Aula quanto meno sotto le vesti di un documento informativo.

Probabilmente, però, arriverà corredata da un parere diverso del ragioniere capo, Gianluigi Marotta, in cui si consiglia un piano di riequilibrio pluriennale della durata di 15 anni. Mentre non è dato sapere se arriverà accompagnato dal parere dei revisori dei conti che, invece, hanno 20 giorni di tempo per esprimersi, dal momento in cui viene consegnata loro la delibera. Inoltre, se il documento arriverà in Aula con lo status di “informativo”, non dovrà portare con sé anche il parere dei revisori dei conti (obbligatorio, ma non vincolante) in quanto servirà, poi, un ulteriore Consiglio Comunale per mettere l’atto ai voti.