Solofra esclusa dai finanziamenti per la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico, protesta Legambiente. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 259 del 7 novembre 2018 è stato pubblicato il Decreto Ministero dell’Interno 19 ottobre 2018, “Contributo ai comuni, compresi nelle zone a rischio sismico 1 e 2, a copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva nelle zone a rischio sismico e per la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico”, che elenca le richieste ritenute ammissibili e considerate per l’erogazione del contributo previsto dal Fondo per la progettazione definitiva ed esecutiva nelle zone a rischio sismico 1 e 2.
“Anche il Comune di Solofra aveva candidato il progetto di “Messa in sicurezza del Vallone Vellizzano e dei versanti con brigli, opere di contenimento e drenaggi con realizzazzione di collettore e demolizione di alcuni manufatti antropici”, un intervento da due milioni e duecentomila euro”, si legge nella nota del Circolo Legambiente “Valle Solofrana” Solofra-Montoro.
“Ma per Solofra niente fondi: motivo dell’esclusione? Non è stato trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) il rendiconto 2017 entro il termine di presentazione della domanda di contributo. Dobbiamo aspettare nuovi finanziamenti e nuovi termini? Per quanto tempo i cittadini di via Santa Lucia e Vicinanzo dovranno vivere in pericolo? Quando potremmo essere informati sull’applicazione pratica del Piano di Emergenza Comunale, il cui aggiornamento è stato approvato in Consiglio Comunale il 20 luglio 2016?”
“La prevenzione è sempre primaria rispetto agli interventi strutturali di messa in sicurezza ma dobbiamo anche essere messi a conoscenza di come comportarci non solo con le comunicazioni prima delle allerte, anch’esse fondamentali, ma anche in tempo di pace e per le altre zone della nostra città”, conclude il Circolo Legambiente “Valle Solofrana” Solofra-Montoro.