Disordini nel Carcere di Benevento: 30 detenuti in rivolta

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Giornata da dimenticare quella di ieri presso la Casa Circondariale di Benevento: circa 30 detenuti hanno protestato (intera sezione Media Sicurezza), provocando non pochi disordini e danni, sembrerebbe per un fatto sanitario riguardante un detenuto di altra sezione.

Per fortuna non si sono registrate aggressioni né sequestri di persona ma solo danni agli immobili, quasi devastati. Due Poliziotti Penitenziari sarebbero rimasti ferito da schegge di vetro che sono balzate al di là dei cancelli durante la rottura dei vetri da parte dei detenuti facinorosi.

La situazione rimane grave e pericolosa secondo quanto affermato dalla UILPAPP. I sindacato preannuncia per oggi, in occasione della riunione prevista per l’organizzazione del lavoro, lo stato di agitazione ed ulteriori forme di protesta finché non si vedranno tangibili segnali di riscontro da parte dei vertici PRAP Napoli, DAP e GOVERNO.

Per il giorno 31 maggio poi, già indetta una manifestazione regionale unitaria ( UILPAPP, SINAPPe, USPP, FNS CISL, CNPP) davanti al PRAP Napoli.

“ Questa Organizzazione Sindacale – afferma il Segretario Nazionale UILPAPP, Domenico De Benedictis – da tempo denuncia lo stato precario delle Carceri Campane che sono presagio di una lenta agonia che culminerà, salvo una imminente e fattiva presa di coscienza dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e del Governo, in debacle preannunciata.

Dettato Costituzionale, leggi, decreti, circolari, protocolli, accordi sono dagli stessi autori disattesi ogni giorno, paradossale ma vero, non ci sono proprio le condizioni più elementari per assolvere al dettato normativo.
A farne le spese, ovviamente, sono i Poliziotti Penitenziari che vivono il carcere ove subiscono quotidianamente stress da lavoro correlato, minacce, aggressioni etc, e i detenuti stessi, si quelli che vorrebbero fare ammenda morale e civile dei loro reati attraverso il tanto utopico e decantato trattamento che dovrebbe reinserili nella società, tutto ciò inevitabilmente si riversera’ di riflesso nella comunità che non sarà immune dalle nefaste conseguenze di tutto ciò.

Oggi è stata la volta di Benevento, ma ogni giorno c’è un Istituto che scoppia, risse, disordini, rivolte, aggressioni, rinvenimenti di materiale illecito (armi, droga oramai a chili, bilancini, droni, cellulari di ogni tipo e marca, amplificatori di segnale etc.) insomma sembra quasi di stare in perpetua guerra, ma questa la si fa con un esercito, la Polizia Penitenziaria è poca ed equipaggiata male, neanche le cerimonie possiamo fare, figuriamoci le guerre.

Benevento è un Istituto molto sovraffollato, con carenza di personale, interessato da un organizzazione che tratta vari circuiti Penitenziari, pertanto la gestione è ancor più complessa”, conclude il sindacalista.