Monteforte, il discorso di Giordano in Consiglio: “Disprezzo assoluto per ogni forma di delinquenza”

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Di seguito il discorso in Consiglio Comunale del sindaco di Monteforte, Costantino Giordano, in seguito ai ripetuti atti intimidatori subiti dalla Giunta che governa il comune irpino:

“Consentitemi prima del mio intervento di salutare le Autorità presenti in questa sala  che sono qui a partecipare a questo Consiglio Comunale portando la loro testimonianza di affetto e vicinanza, e consentitemi anche di salutare con affetto il sindaco di Montoro, Mario Bianchino, anch’egli  oggetto di inqualificabili atti minatori che hanno toccato la sfera familiare. A Mario va tutta la nostra solidarietà e l’applauso di questa sala.

Ebbene, quando con gli amici Consiglieri di Maggioranza abbiamo deciso di creare dal nulla “Monteforte si può”, neanche potevamo immaginare che oggi, qui riuniti, invece di discutere dei problemi del bilancio, di rilancio dell’economia e della nostra comunità, si potesse ragionare di gravi atti intimidatori.

In queste ore ho ripercorso tanti  e tanti atti deliberativi, rivisto più articoli di giornali,  ma non ho trovato negli anni passati, nulla di tutto quello che oggi sta accadendo.

In pochi mesi ho ricevuto diverse lettere minatorie, e da ultimo si sono verificati una serie di raccapriccianti episodi  che hanno coinvolto gli amici ed amministratori Tomeo e Renzulli, ed appena stamattina, finanche, il Presidente del Consiglio Vincenzo Napolitano.

Da “buon padre” di famiglia e da “ primo cittadino” della Monteforte onesta, pulita, leale e laboriosa, grido a gran voce con la squadra di Governo, con il Consiglio Comunale e voi Cittadini “ Io non ci stò”

E lo grido con la mia semplicità di uomo che ogni giorno riceve decine e decine di persone per dare loro risposte, per aiutarli, sia pure solo moralmente, in un periodo difficilissimo della nostra economia  mondiale, a mettere un piatto caldo a tavola, a trovare le ragioni per potersi ricollocare nel mondo del lavoro.

E nel frattempo, qualche balordo o più balordi, immaginano di minare dalle fondamenta l’istituzione Comune  e l‘intera comunità.

Credo che tutti sappiano che l’amministrazione attiva è ispirata ai principi di legalità, economia, ed efficacia, per cui quest’Amministrazione, nel governo del territorio ha imposto fin da subito il rispetto delle leggi e dei regolamenti a tutti i cittadini.

La legalità è “insieme rispetto  e pratica delle leggi”, non solo rispetto di norme imposte dall’alto, ma pratica quotidiana di regole condivise: in poche parole “ la legalità è un’esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune.

All’inizio ho sempre pensato che queste lettere anonime non avessero anima, puro divertimento di qualche idiota che pensava di scuotere il Sindaco Giordano, ma non è così.

Essere accostati a Vassallo, il Sindaco Pescatore, per me è un onore, ma forse lì  il contesto e gli interessi in ballo e la “longa manus” della camorra rappresentavano una situazione  molto differente da quella di Monteforte Irpino.

Questo tipo di delinquenza organizzata non ci appartiene: gli episodi incresciosi di questi ultimi giorni meritano la dovuta attenzione per le conseguenze negative che ingenerano nei nostri concittadini.

Il Comune di Monteforte Irpino, in questi anni, è cresciuto fino a raddoppiare la popolazione, ma purtroppo non sono cresciuti, allo stesso modo,  i servizi  a garanzia dei cittadini ed a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza.

Negli scorsi anni, anche a seguito di seriali furti di appartamento, questo ente ha con proprie finanze garantito l’allocazione, all’interno del nostro territorio, del comando stazione Carabinieri, mentre sono anni, che ormai, vergognosamente, tra vicende burocratiche infinite, la caserma, che la nostra collettività merita, langue in località  Santa Maria senza che i lavori possano essere definitivamente completati.

Lo sforzo quotidiano e diligente dei pochi carabinieri, garantisce una presenza costante che, però, non riesce a coprire le esigenze dell’intero territorio che si estende  per oltre 27 km quadrati.

E’ necessario intervenire e questo compito spetta al Sindaco quale autorità di Pubblica Sicurezza ed al Consiglio Comunale.

Queste vili minacce confluite, da ultimo, nell’atto intimidatorio più becero subito dalla consigliera Renzulli e stamane al Presidente del Consiglio Comunale, preoccupano certamente , ma ci inducono ad affermare che occorre alzare la guardia dell’attenzione, che occorre denunciare, chiedere più presenza dello Stato, nelle sue diverse forme ed azioni, e non solo limitatamente  alle operazioni investigative e repressive delle forze dell’ordine, che pure devono esserci ed essere aiutate ad esprimersi al meglio.

Voglio pubblicamente dichiarare la mia completa fiducia nelle forze dell’ordine, dal comandante della stazione dei carabinieri, al Comandante della Compagnia di Baiano, perchè con le loro azioni di controllo e d’indagine, come è stato fatto nel recente passato, contribuiranno certamente a restituirci quella serenità che qualcuno vuole rubarci, ma è giusto che non vengano lasciati soli.

Chiedo, pertanto, che venga condivisa da questa Assemblea una linea di mandato al Sindaco affinché rappresenti al Prefetto di Avellino, dal quale sono stato ricevuto nella giornata di ieri,  e per il suo tramite al Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza le nostre preoccupazioni e le nostre necessità: più controlli sul territorio, potenziamento dell’organico della locale Stazione dei Carabinieri, sblocco immediato della Caserma in loc. Santa Maria, presenza sul territorio della GDF per controllo delle attività produttive.

L’idea del racket e di fenomeni anche più  gravi sono assolutamente lontani dal nostro contesto ma I’idea che i fatti accaduti possano in qualche modo essere collegabili ad un fenomeno del genere impone la nostra forte reazione a questi focolai che devono essere spenti sul nascere.

In noi alberga il disprezzo assoluto verso ogni forma di delinquenza  e credo di poter affermare che i cittadini,  gli imprenditori, i commercianti, tutti, hanno compreso che denunciare è necessario e soprattutto  non bisogna far passare alcuna forma di omissione di segnalazione dei fatti malavitosi.

E’chiaro che chi prova a diffondere timore, con questi atti di grande vigliaccheria, deve sapere che un paese quando fa squadra non permette a nessuno di farlo precipitare nella barbarie.

Questo valore, pur nelle differenze culturali e politiche, è il sale di una società democratica sana, un bene prezioso che può permettere a questo paese e al nostro territorio di combattere queste forme di violenza: non possiamo  permettere ad alcuno di mettere in discussione i diritti fondamentali della persona, il primo tra tutti quello alla sicurezza per un futuro migliore.”