Discariche irregolari, l’Unione Europea ne conta 27 in Campania e 3 in Irpinia

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Dagli ultimi dati ufficiali acquisiti presso gli Uffici della Commissione Europea, in Italia ci sono ancora 146 discariche irregolari da bonificare o da chiudere perché costituiscono un grave rischio per la salute umana e l’ambiente. La denuncia arriva dall’europarlamentare del M5s, Piernicola Pedicini. 

Tra queste, quelle irpine a destare preoccupazione sarebbero quelle di Andretta (Frascineto), Rotondi (Cavone Santo Stefano) e Villamaina (Formulano).

Delle 146 totali, 44 sono sottoposte ad una procedura d’infrazione Ue, che pochi giorni fa ha portato la Commissione a deferire l’Italia alla Corte di giustizia, e per le altre 102 è già in corso il pagamento di una sanzione sancita dalla Corte di giustizia a dicembre 2014.

Pertanto, per le 102 discariche già in multa, l’Italia sta pagando circa 40 milioni di euro all’anno in quanto le sanzioni equivalgono a 200mila euro ogni sei mesi per le discariche non contenenti rifiuti pericolosi e 400mila euro ogni sei mesi per le discariche con rifiuti pericolosi.

Le 44 discariche per le quali la Ue ha chiesto il deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia, si trovano 23 in Basilicata, 11 in Abruzzo, 5 in Puglia, 2 in Campania e 3 in Friuli Venezia-Giulia.

Le 102 ancora irregolari a dicembre 2016, per le quali l’Italia sta già pagando la multa, sono ubicate 25 in Campania, 23 in Calabria, 18 in Abruzzo, 11 in Sicilia, 9 in Lazio, 7 in Veneto, 6 in Puglia, 1 in Umbria, Toscana e Marche.