Diplomi falsi: chiesto il processo per 31

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di Andrea Fantucchio – Chiesto il processo per 31 persone finite al centro dell’indagine su un giro di presunti diplomi falsi fra Avellino e l’hinterland. Gli imputati sono accusati a vario titolo i reati di usura, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio. A chiedere il processo il procuratore, Rosario Cantelmo e il sostituto Antonella Salvatore.

Il 7 maggio 2020 il giudice, dopo aver ascoltato le parti, dovrà decidere se spedire gli imputati a processo. L’inchiesta bis, sui diplomi falsi, è nata dopo sei arresti eseguiti dai carabinieri del nucleo investigativo, agli ordini del capitano Quintino Russo. Misure cautelari scattate fra Avellino, Montefalcione, Ottaviano e Palma della Campania in provincia di Napoli, oltre che a San Prisco in provincia di Caserta.

Fra gli arrestati anche un ex collaboratore della Cisl, già condannato in primo grado per fatti analoghi, e un funzionario del provveditorato di Avellino. A sorreggere le accuse numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, raccolte dai carabinieri del comando provinciale, agli ordini del colonnello Massimo Cagnazzo.

Il collegio difensivo è rappresentato, fra gli altri, dagli avvocati Gerardo Di Martino, Giuseppe Saccone, Michele D’Agnese, Giovanni Iacobelli, Generoso Pagliarulo, Nello Pizza, Pompeo Le Donne, Angelo Giordano, Orlando Renato Cipriano, Enrico Matarazzo, Fabio Benigni, Alfredo Famiglietti, Lorenzo Renzulli, Fausto De Vicariis, Roberto Sellitto, Luciano Trofa, Fabio D’Alessio e Maria Viscolo.