Diplomi falsi alla Cisl, la teste conferma tutto: “La firma non è mia, documento fasullo”

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Renato Spiniello – Il processo sul presunto giro di titolo comprati alla Cisl Irpinia-Sannio di Avellino per aggiudicarsi i bandi per il personale Ata si arricchisce di un nuovo, ulteriore, capitolo. Il caso, come si ricorderà, era esploso a seguito del servizio dell’inviato di punta di Striscia La Notizia, Luca Abete.

Nel video, realizzato dal tg satirico, si vede il collaboratore esterno del sindacato Antonio Perillo consegnare in cambio di 2.300 euro un diploma a una donna. Il servizio stesso, nell’ambito delle precedenti udienze, è stato acquisito dal collegio giudicante presieduto da Roberto Melone, insieme alle intercettazioni trascritte dalla perita Ciro D’Ardia.

Stamane è toccato a una segretaria dell’istituto di Santa Maria Capua Vetere, scuola dalla quale proverrebbero gli attestati falsi, essere ascoltata in Aula. Alla donna la pm Antonella Salvatore ha mostrato un diploma di abilitazione per operatore socio sanitario recante la propria firma. “Questo documento è falso e la firma non è la mia”: ha risposto la teste, provando di fatto l’ipotesi della Procura dell’esistenza di diplomi falsi per vincere i concorsi Ata.

Anche il capitano del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino, Quintino Russo, è stato ascoltato stamane. La sua è stata una panoramica su come hanno avuto origine le indagini. “Sono partite a ottobre dopo il servizio di Striscia La Notizia, nel quale viene esibito un attestato di un istituto di Caserta – afferma il capitano Russo – Siamo risaliti all’identità del collaboratore della Cisl e abbiamo iniziato l’attività di intercettazione”.

In seguito – come confermato anche dal luogotenente Nunzio Colella – sono seguite diverse perquisizioni presso l’abitazione dell’imputato e altre scuole del casertano e una di Avellino. L’indagine si espande sempre più in maniera olistica, sono sei per ora le persone sotto inchiesta e si ritornerà in Aula il prossimo 10 ottobre.