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Dimissioni sì, dimissioni no: a Foti non crede più neanche Foti

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Pasquale Manganiello – Sono due le ipotesi che spuntano da una mattinata trascorsa a Palazzo di Città caratterizzata da un semi-silenzio tombale. Il sindaco non era presente così come il Commissario del Teatro Gesualdo Feola che non ha partecipato alla Commissione Cultura presieduta da Laura Nargi. Nessuna informativa sul Teatro, nulla di nuovo.

Dicevamo due ipotesi:
1) Il sindaco, che finora è stato un muro di gomma indistruttibile, ha raggiunto il limite di sopportazione dopo l’ennesimo avviso di garanzia ed ha deciso realmente di togliere il disturbo ribattendo colpo su colpo alle richieste di rimanere al proprio posto che provengono dai suoi riferimenti all’interno del Partito Democratico.

2) Il sindaco sta facendo melina, le dimissioni sono solo un pretesto per mettere pressione ai vari gruppi consiliari che hanno dato l’ok agli assestamenti di bilancio affinchè scompaiano i malumori per il mancato azzeramento e per la “nuova” Giunta.

Paolo Foti, nella giornata di oggi, potrebbe riassegnare le deleghe agli assessori uscenti e poi ratificare le sue dimissioni. Avrebbe così venti giorni di tempo per “farsi convincere” a non abbandonare lo scranno. Una tiritera già vista e sentita.

I consiglieri e gli ex (?) assessori girovagano spaesati in Comune. A quanto pare nessuno sa nulla. O meglio qualcuno forse sa che il Commissariamento ed il voto in Primavera sarebbero l’unica via d’uscita da questo ridicolo caos. Lo sa ma fa finta di niente. Non ci crede perché non si riesce più neanche a credere a se stessi.

Ancora per quanto tempo?

 

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