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Dimentica marito e figlio per avere il Reddito: “salvata” dal difetto di giurisdizione

SERINESE- “Salvata” (per ora perché la competenza passa al giudice ordinario) dalla condanna erariale per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza. Ancora una volta la Sezione Giurisdizionale della Campania ribadisce che per tutti i convenuti dalla Procura Regionale della Corte dei Conti relativamente all’indebita percezione del Reddito non esiste un rapporto di servizio diretto con la pubblica amministrazione e quindi la competenza e’ quella del giudice ordinario. Scrivono i magistrati contabili: “Ebbene, anche se il legislatore fornisce una definizione ampia della misura in oggetto, la stessa assume una conformazione in via prioritaria di carattere assistenziale, non conferendo al destinatario alcuna gestione di risorse pubbliche, essendo le stesse prive di vincolo di destinazione. Come precisato dalle pronunce di questa Sezione in materia, il reddito di cittadinanza è qualificabile come pubblico sussidio in quanto volto al supporto economico dei ceti meno abbienti, mentre la finalità di inserimento al lavoro, peraltro non dipendente esclusivamente dalla condotta del percettore, “resta un obiettivo esterno di politica legislativa, che si aggiunge a quello di contrasto alla povertà e al disagio sociale che connota in maniera assorbente la suddetta misura economica, per esplicita ammissione degli stessi ideatori”. Per cui non essendoci un rapporto diretto non c’è la giurisdizione. La vicenda è relativa alla richiesta avanzata dal viceprocuratore generale regionale della Corte dei Conti Gaetano Gigliano, con cui nel febbraio 2024 la Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale aveva citato in giudizio una donna del serinese chiedendo nei suoi confronti la condanna al risarcimento dei danni erariali quantificati nella complessiva somma di € 21.399,91, oltre rivalutazione monetaria, interessi legali e spese di giustizia, nonché al pagamento delle spese legali, queste ultime a favore dello Stato, in conseguenza della prospettata indebita percezione del reddito di cittadinanza a seguito della violazione degli obblighi prescritti dal Decreto legge n. 4 del 28.1.2019, convertito nella legge n. 26 del
28.3.2019. La vicenda traeva origine dalla segnalazione del 6.5.2022 della
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, nella quale si rappresentava che in base alle indagini svolte dai Carabinieri di Solofra la convenuta aveva omesso di indicare fra i componenti del nucleo familiare il marito…titolare di una serie di unità immobiliari e terreni, e il figlio maggiorenne…Il processo ora passerà davanti al giudice Civile del Tribunale di Avellino.

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