“Differenziata, Campania è già modello al Sud”, De Luca lancia la seconda fase del piano rifiuti

0
253

“I dati sulla raccolta differenziata in Campania contenuti nel rapporto nazionale Ispra sui Rifiuti Urbani, ripresi questa mattina da Legambiente in occasione della giornata conclusiva dell’EcoForum, ci dicono che il lavoro di questi anni ha messo alle spalle la stagione dell’emergenza, ma che ancora molto resta da fare sui territori per rendere compiuta la valida riforma avviata dal governo regionale. Questo è il compito più importante che attende gli amministratori locali e gli enti d’ambito nel 2018”.

Così il Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti, sen. Enzo De Luca, dopo il suo intervento nella giornata conclusiva della Conferenza promossa da Legambiente Campania sul tema della gestione sostenibile dei rifiuti e dell’economia circolare.

Nella due giorni l’associazione ha dato voce ai protagonisti di questo settore, offrendo l’opportunità ai rappresentanti delle istituzioni nazionali e del Mezzogiorno di conoscere innovative esperienze imprenditoriali e nuove soluzioni tecnologiche e organizzative.

Nel consegnare alcuni degli attestati agli amministratori locali, premiati per i risultati ottenuti dai Comuni considerati virtuosi nel campo della raccolta differenziata, il Presidente dell’ORGR ha rivolto un monito alle rappresentanze istituzionali sui territori, perché si rendano protagonisti della sfida che “nel prossimo anno potrà consacrare definitivamente la Campania come modello nazionale in Europa, portando fuori l’Italia dalla procedura d’infrazione”.

Richiamando il buon giudizio sull’Italia di Karmenu Vella, Commissario Europeo per l’Ambiente intervenuto con un videomessaggio questa mattina all’EcoForum di Legambiente, con riferimento particolare al ruolo decisivo della Campania nei progressi italiani in tema di raccolta differenziata e ai risultati conseguiti grazie alla legge 14 e al nuovo Piano dei Rifiuti”, De Luca rimarca le potenzialità inespresse a livello regionale e locale in campo ambientale.

“Con la straordinaria crescita della percentuale di raccolta differenziata, giunta a livelli impensabili solo fino a pochi anni fa soprattutto negli ambiti della frazione organica e del compostaggio, la Campania ha oggi la necessità di affidarne i frutti ad una filiera del riciclo e del riuso che non potrà affermarsi completamente senza una adeguata impiantistica”.

Per De Luca “se il nuovo Osservatorio garantisce controlli adeguati per mettere al sicuro un ciclo dei rifiuti oggi già innovativo, non è accettabile che esso continui a dipendere per il recupero delle materie da infrastrutture extraregionali”.

In questo senso, ha indicato nella tempestiva elaborazione dei Piani d’Ambito, quindi nella realizzazione degli impianti di compostaggio e di trasformazione e lavorazione dei rifiuti differenziati, lo strumento decisivo per assicurare alle future generazioni il rispetto dell’ecosistema, un modello di sviluppo sostenibile in grado di produrre posti di lavoro collegati all’Ambiente, quindi di chiudere definitivamente le porte ai traffici illeciti e agli interessi della criminalità organizzata.

Nel concludere, il sen. De Luca ha ricordato il protocollo d’intesa ormai prossimo con le Prefetture per lo scambio delle informazioni e dei dati sull’andamento del ciclo integrato in Campania, dal 2018 più trasparente e sicuro grazie al nuovo sistema obbligatorio di calcolo regionale della percentuale di raccolta differenziata, affidato all’elaborazione dell’applicativo web denominato O.R.SO, al quale hanno già aderito oltre l’80 per cento dei Comuni.

Sul massimo sforzo del governo regionale e del mondo imprenditoriale per garantire legalità e sicurezza anche nel campo dei rifiuti da costruzione e demolizione, il Presidente dell’Osservatorio era intervenuto mercoledì sera a Napoli, concludendo il 4° Worshop dell’Università Federico II e della Regione Campania “PULL | Peri Urban Living Lab”, dal titolo: “La Gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione nell’area metropolitana di Napoli”, nell’ambito del progetto di ricerca REPAIR, di cui la Regione Campania è partner con l’obiettivo di ottenere “soluzioni eco-innovative per rivitalizzare i paesaggi degradati delle periferie periurbane” mediante il nuovo Piano per la gestione dei rifiuti.

È stata l’occasione per rilanciare a Napoli e nel contesto regionale il tema della concorrenza nella gestione ambientale, nel solco europeo in materia di servizi pubblici locali.