Differenziata, Atripalda accelera. Spagnuolo: “Un piano intercomunale per l’emergenza ambiente”

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Marco Grasso – Differenziata, Atripalda rilancia. Presentato stamane in Comune dal sindaco Giuseppe Spagnuolo il nuovo piano di raccolta “porta a porta” definito di concerto con Irpiniambiente. Si parte da un dato sostanzialmente positivo (61.14 per cento), anche se in lento e progressivo calo dal 2014.

“Vogliamo migliorare ulteriormente i dati della differenziata in città, anche se sappiamo benissimo che il salto di qualità definitivo passa per la realizzazione degli impianti di trattamento”, precisa il sindaco di Atripalda che auspica anche la realizzazione di un centro di raccolta rifiuti nel territorio comunale con l’obiettivo di ridurre i costi di gestione.

Il nuovo sistema, che prevede sanzioni e multe per chi sversa irregolarmente i rifiuti, è organizzato su sei giorni: il martedì e il sabato (entro le 6 o la sera prima) sono dedicati all’organico, il mercoledì al multimateriale  (entro le 6 o la sera prima) e a carta e cartone (mercoledì e sabato solo utenze commerciali, entro le 12), il giovedì al vetro (entro le 6 o la sera prima) e il lunedì e il venerdì all’indifferenziato (entro le 6 o la sera prima).

Il delegato all’Ambiente Costantino Pesca anticipa anche possibili ricadute positive sui cittadini, come la riduzione della Tari. “Le nostre percentuali di differenziata sono buone, e non a caso abbiamo già potuto ridurre la Tari di circa l’1 per cento. E’ nostra intenzione aumentare ulteriormente la differenziata, ridurre i costi e quindi dare una mano in più ai cittadini”.

Spagnuolo lancia un appello alla collaborazione ai cittadini. “Per la campagna di informazione del nuovo sistema “porta a porta” abbiamo scelto una serie di slogan legati all’imminente festival di Sanremo per sensibilizzare ulteriormente gli atripaldesi. Guardiamo con grande attenzione alla differenziate ed all’ambiente più in generale e siamo convinti che si possa dare un contributo importante. Ma è chiaro che ognuno deve fare la sua parte”.

Il sindaco rivolge un appello agli altri comuni limitrofi, a partire da Avellino. “Le targhe alterne o le chiusure parziali al traffico sono palliativi che non incidono più di tanto sull’emergenza ambiente. Se vogliamo davvero voltare pagina occorre un piano complessivo che guardi allo smog legato alla circolazione delle auto, ma anche all’inquinamento industriale e dell’agricoltura”.

“Credo – aggiunge il primo cittadino – che sia arrivato il momento di lavorare tutti insieme in questa direzione, partendo da un’attenta e puntuale azione di monitoraggio sul territorio. La Valle del Sabato è una delle aree più a rischio, ma occorre osservare il territorio nel suo complesso e muoversi a 360 gradi”.