“Dietro Pizza la gente vedeva De Mita e Mancino, serviva un candidato del Pd”. Post voto, l’analisi di Genovese

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Antonio Genovese

Renato Spiniello – “Dietro Nello Pizza la gente vedeva i volti di Ciriaco De Mita e Nicola Mancino: è contro questo che abbiamo dovuto combattere in campagna elettorale, in più questa situazione interna con le correnti e le fazioni di certo non ha aiutato. Io credo ancora nel Pd, ma quello che sta succedendo sta disaffezionando gli elettori”.

E’ questa l’analisi post voto del consigliere comunale uscente – e primo tra i non eletti della lista “Davvero”, che fa riferimento a Gianluca Festa – Antonio Genovese. Il festiano della prima ora analizza la situazione elettorale durante la prima assemblea provinciale dem dell’era Di Guglielmo, durante la quale, oltre all’approvazione del regolamento per la tesoreria, sono stati eletti i nuovi membri delle commissioni di Garanzia e di Tesoreria e della Direzione Provinciale.

“C’è rammarico per la mia mancata elezione in consiglio comunale – continua l’ex membro dell’assise di Piazza del Popolo – purtroppo il nostro candidato sindaco (Nello Pizza, ndr) non era ben radicato sul territorio come i membri delle liste che lo sostenevano. Lo stesso Paolo Foti non è stato in grado di stabilire un rapporto con i cittadini, cosa che ci ha penalizzati.

Anche i bambini sapevano che avremmo perso al ballottaggio – conclude – soprattutto se schierati contro al Movimento 5 Stelle. Per questo è mancata la mobilitazione di massa al secondo turno. Il Pd, a mio avviso, avrebbe dovuto esprimere un proprio candidato sindaco, anche perché politicamente la città di Avellino si identifica in questo partito e non in altro”.