CERVINARA- L’inammissibilita’ della richiesta di giudizio abbreviato per un processo di omicidio ( per cui era stato disposto il giudizio immediato) non può essere decisa “de plano”, senza passare per una valutazione in camera di consiglio da parte del Gip. E’ quello che ha ribadito oggi la Corte di Assise di Avellino, accogliendo l’eccezione preliminare proposta dalla difesa di Massimo Passariello detenuto per l’omicidio del suo vicino di casa, a cui aveva dato fuoco. Gli avvocati Vittorio Fucci e Domenico Cioffi avevano proprio eccepito la nullità del decreto in ragione di questa mancata udienza di valutazione sulla richiesta di abbreviato. Omicidio Tirone: clamoroso risultato ottenuto della difesa di Massimo Passariello. La Corte D’ Assise del Tribunale di Avellino, presieduta dal Dott. Scarlato, accogliendo l’ eccezione ha annullato gli atti che avevano disposto il rinvio immediato a giudizio di Massimo Passariello, 39 anni di Cervinara, disponendo la retrocessione degli atti davanti al Gup e, quindi, il rifacimento di tutta la procedura relativa. Tutto da rifare quindi, il processo torna indietro dopo un’ animata eccezione discussa dall’ Avvocato Vittorio Fucci e poi dall’ Avvocato Domenico Cioffi, nonostante l’ ostinata opposizione del Pm e dei numerosi difensori delle parti civili (familiari e congiunti del Tirone) tra cui gli Avvocati presenti in udienza Nicola De Maria, Pierluigi Pugliese e Stincone. Il noto pregiudicato Passariello è imputato dell’ omicidio doloso pluriaggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai futili motivi, di Giuseppe Tirone, 51 anni di Cervinara. Il Passariello, secondo l’ accusa, avrebbe cosparso di liquido infiammabile il Tirone dopo un litigio, bruciandolo vivo. Il Tirone fu trasportato all’ ospedale Cardarelli di Napoli, dove morì dopo 10 giorni di atroci sofferenze. La Procura della Repubblica di Avellino, il sostituto Procuratore Cecilia Annecchini, aveva chiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Avellino Paolo Cassano il giudizio immediato in relazione alla vicenda giudiziaria riguardante la morte di Giuseppe Tirone nei confronti del pregiudicato Massimo Passariello, difeso dagli avvocati Vittorio Fucci e Domenico Cioffi. La Procura aveva gia’ riformulato il capo di imputazione contestando le aggravanti a Passariello, cosa che di fatto pregiudicherebbe riti alternativi. Ed in quella circostanza i difensori avevano evidenziato come si trattasse di una decisione che per la difesa dato “questo considerevole lasso di tempo trascorso, è un evidente indice di articolate riflessioni da parte della magistratura, frutto delle eccezioni avanzate dalla difesa e dai consulenti tecnici della difesa in relazione al nesso causale tra l’ evento e la morte. Queste eccezioni ovviamente saranno fatte valere dalla difesa nel processo. Il Passariello fu arrestato in flagranza perché presuntivamnte responsabile di aver cosparso di liquidio infiammabile il Tirone e di avergli dato fuoco dopo una lite”.
IL FATTO
Il grave fatto era avvenuto il 16 dicembre scorso via Curielli, quando il cinquantunenne era rimasto vittima di gravi ustioni. Sul posto, mentre il malcapitato era stato trasportato all’ospedale San Pio di Benevento , gli agenti del Commissariato di Ps di Cervinara accertavano che poco prima aveva avuto una discussione per futili motivi con vicino di casa, già noto alle forze dell’ordine, il quale poi, allontanatosi, faceva ritorno con una bottiglia piena di benzina che repentinamente versava addosso al 51enne dandogli subito dopo fuoco. Nell’immediatezza il 38enne era stato rintracciato e arrestato. L’uomo era deceduto a distanza di alcuni giorni