Diabete: la legge 104 del 1992 dà diritto all’assegno mensile

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Un problema che colpisce tantissimi italiani, ufficialmente riconosciuto dalla legge. I diabetici hanno diritto ad esenzioni dal ticket, agevolazioni fiscali e pensione anticipata. La legge 104 del 1992, però, introduce anche l’assegno mensile per chi soffre di diabete, in quanto viene inquadrato come invalidità civile facendo scattare il diritto all’assegno mensile. Attualmente sono circa 3,5 milioni gli italiani affetti da diabete, ma le proiezioni parlano di una cifra che potrebbe raggiungere i 5 milioni nei prossimi anni.

Per vedersi riconosciuto l’accesso alla 104, serve un’invalidità, a vario titolo, superiore al 41%, regolarmente accettata dalla Commissione Medica.

Nel caso del diabete, ci sono varie tipologie della malattia che fanno scattare il diritto a vedersi riconosciuta la legge 104/1992. Si parte dal diabete mellito di tipo 1 e 2 che può portare a invalidità tra il 41% e il 50%. Il diabete mellito insulino-dipendente fa salire l’invalidità tra il 51& e il 60%, mentre il diabete mellito complicato da gravi nefropatia rappresenta il picco massimo della malattia, con invalidità compresa tra il 91% e il 100%.

A seconda del tipo di diabete che si manifesta, la persona affetta ha il diritto di vedersi riconoscere la malattia e quindi ricevere un assegno mensile. La procedura prevede innanzitutto il passaggio presso il proprio medico di base che dovrà accertare la presenza di diabete e rilasciare il certificato. Questo documento va poi inviato per via telematica all’Inps per far scattare la procedura di domanda.

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