Di Popolo: “Amianto al Castello? Sequestro probatorio dell’area”

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Stop al cantiere di piazza Castello e una nuova inchiesta: è emersa la presenza di amianto. L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Angelo Di Popolo, riguarda alcuni materiali di risulta, rifiuti e simili, scoperti durante i lavori di scavo, sotto la grande scalinata di metallo che si aggancia alle mura del castello. «Gli accertamenti – ha dichiarato Di Popolo – hanno visto impegnati gli uomini del Nipaf, il nucleo speciale della Forestale, particolarmente attivo e qualificato in questo genere di operazioni, insieme all’Arpac e al consulente tecnico dottor Auriemma. Si tratta di un sequestro probatorio – ha spiegato il procuratore capo di Avellino in merito ai sigilli apposti -, finalizzato ad un accertamento tecnico dei fatti. E’ un provvedimento che segue i risultati delle prime attività svolte da polizia giudiziaria, Arpac e dal consulente tecnico del nostro ufficio: è emerso che nell’area del cantiere sono presenti residui di amianto, materiali di rifiuti che potenzialmente sono altamente tossici. Per questo motivo si è reso necessario il sequestro probatorio. Per ora stiamo procedendo contro ignoti, i responsabili della presenza di quell’amianto sono da identificare. Ovviamente il Comune di Avellino riveste la posizione di “parte offesa”. Già nelle prossime ore cercheremo di fissare un incontro con l’amministrazione comunale per pianificare quello che ora è il principale obiettivo da perseguire: avviare rapidamente la bonifica.Ora è questa l’unica esigenza che ha la priorità – dice Di Popolo -, tenendo conto del fatto che l’intervento di bonifica è limitato all’area del cantiere dove questi rifiuti sono stati rinvenuti. Fino ad ora – continua il procuratore – non c’era stato nessun sequestro. Avevamo soltanto avviato una fase investigativa. Era solo una forma di ispezione. Ma ora, accertata la presenza di questi materiali tossici, si può ipotizzare un possibile reato e di conseguenza siamo obbligati a procedere”.

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