Avellino – Il presidente Nicola Di Iorio risponde alle accuse lanciate dal capogruppo provinciale di Alleanza Nazionale, Franco D’Ercole. Alla base della polemica la manifestazione organizzata dalla Comunità Montana Terminio Cervialto, ‘Radici d’Irpinia’, considerata dal leader di An come una ‘gita turistica’ dai costi esorbitanti. “Non posso che rintracciare – dichiara Di Iorio – l’unica attenuante nella stanchezza. Dopo anni di delusioni politiche, l’onorevole Franco D’Ercole talvolta, come in questo caso, si avventura in polemiche che non hanno ragione di esistere, che non hanno fondamento alcuno, mostrando anche scarsa conoscenza dell’impalcatura istituzionale e amministrativa del nostro Paese, nonostante in passato abbia rivestito ruoli di governo regionale. Questa volta al capogruppo di Alleanza Nazionale è mancato il buon gusto. Per D’Ercole il mio ente si sarebbe trasformato in un’agenzia di viaggi che porta turisti in gita premio. Una valutazione offensiva – continua il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto – da rasentare la diffamazione, ma soprattutto tale da mostrare un senso delle istituzioni così svilito che è mortificante anche dover in qualche modo replicare”. Di Iorio vuole fare qualche precisazione: “E’ inaccettabile la mancanza di rispetto mostrata nei confronti di chi sta immaginando una strategia nuova per lo sviluppo del territorio che è chiamato a rappresentare. Il livello delle accuse è così vago e confuso che finiscono per perdersi nella ormai stantia caccia alle streghe. Il male dell’Irpinia sarebbe sempre lo stesso. Anche in occasione dell’evento “Radici d’Irpinia” che ha scatenato l’ira velenosa di D’Ercole ci sarebbe la solita regia occulta: il presidente Ciriaco De Mita. Il progetto, newyorkese, definito una gita fuori porta. Ma davvero l’onorevole regionale pensa che, nascondendosi dietro la funzione istituzionale, qualcuno possa andare in vacanza? Ma davvero un rappresentante istituzionale degno di questo nome crede che ci siano amministratori che intendono utilizzare gli enti che sono stati chiamati a gestire per andarsene in giro per il mondo? Tra le funzioni proprie delle comunità montane, previste da una legge regionale, c’è la promozione del territorio montano e la valorizzazione delle risorse endogene. Il progetto che a D’Ercole non va giù è promosso dal mio ente, in collaborazione con l’Ept di Avellino e con l’amministrazione provinciale. Perciò invito il consigliere regionale a prendere visione di tutti gli atti propedeutici alla realizzazione di Radici d’Irpinia. Solo così si potrà rendere conto che con cifre ridottissime (ad esempio gli artisti si sono esibiti gratuitamente proprio perché irpini) siamo stati in quello che oggi è il centro del mondo dal punto di vista economico e culturale, un posto che fino a qualche giorno fa non conosceva l’Irpinia e di cui oggi, invece, grazie ad una mirata campagna di comunicazione, inizia a scoprirne valore e potenzialità. A D’Ercole – conclude Di Iorio – non chiedo di condividere, ma di rispettare la verità dei fatti.
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